Universitari: la recensione di Sonia Serafini
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Universitari: la recensione di Sonia Serafini

Universitari: la recensione di Sonia Serafini

Provaci ancora Moccia! Dopo aver esaurito gli argomenti riguardanti i ragazzi della Roma bene, con i loro vizi, abitudini e cliché, il regista di Tre metri sopra il cielo si occupa degli Universitari, film nel quale si dipinge un’utopistica visione dei giovani di oggi, fra esami da dare, mancanza d’affetto, drammi giovanili e crisi economica. Se gli intenti erano buoni, l’opera in sé è una pellicola colma di retorica, come se il regista e sceneggiatore avesse voluto riempirla di cose senza soffermarsi troppo su nessuna di esse.

La trama segue sei ragazzi universitari che convivono in una fatiscente casa, Villa Gioconda, all’interno della quale  si alternano le irreali e poco convincenti storie di ognuno. Ogni personaggio è caratterizzato da un background personale ricco di disagi e corrispettive crisi con cui fare i conti. Una famiglia alternativa fatta di persone scelte, di nuovi amici, di unione e comunione di intenti e prospettive, grazie ai quali tutti troveranno quel calore familiare che hanno sempre desiderato. Aggiungiamoci una proprietaria di casa psicopatica con un amore fallito alle spalle, l’intento religioso per creare il caso (uno dei ragazzi è iraniano), tradimenti e critica giovanile non approfondita, ed ecco svelata la visione del regista rispetto agli universitari. Intendiamoci, il film non è il peggio uscito in Italia ultimamente, e sicuramente avrà un suo seguito, come sempre accade con Moccia, ma lo script è decisamente piatto e manca di caratteristiche filmiche, e da un punto di vista tecnico il film somiglia molto a una soap opera tv.

Leggi la trama e guarda il trailer

Mi piace
La scelta di Moccia di proseguire nella sua esplorazione della gioventù italiana di oggi.

Non mi piace
Troppi stereotipi e una diffusa povertà tecnica e di scrittura.

Consigliato a chi
Ha apprezzato le precedenti opere di Moccia.

Voto: 2/5

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