1303 - 3D: la recensione di Stefano94
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1303 – 3D: la recensione di Stefano94

1303 – 3D: la recensione di Stefano94

VOTO: 7/10

Allora la storia è questa: c’è una famiglia (due sorelle e una mamma) che si odiano a bestia. La madre è un ex cantante di successo perennemente alcolizzata e le due ragazze ci litigano di continuo. Un giorno una delle due tipe decide di andare a vivere da sola per sfuggire alla tirannia materna e se ne va in un posto veramente osceno, appartamento 1303. Dopo che costei passa una notte di sesso con il ragazzo e dopo aver visto molte volte strane presenze all’interno dell’appartamento, muore. L’altra sorella allora, dopo pietose scenate con la madre, decide di indagare sulla morte della consanguinea e va ad abitare nello stesso buco di appartamento.

Sono rimasto senza parole quando l’ho visto. Non credevo ad una sola scena del film. La recitazione così scandalosa, gli effetti speciali da far accapponare la pelle, la trama con più buchi di un groviera.

Che poi ci sono rimasto un po’ male quando ho visto che nel cast c’era anche Marissa di The O.C. La sua immagine è stata distrutta nella mia testa, tanto che l’avrei fatta morire molto peggio nella terza serie.

A dirigere questa pecionata c’è Michael Taverna, autore di cose. Lui e la sua squadra si sono davvero impegnati nel confezionamento di questa frittura mista di errori.

Tra l’altro si tratta di un remake dell’omonimo film giapponese del 2007. Non ne ho visto la controparte nipponica, ma sono sicuro che non servisse affatto un remake.

Però giuro che ho riso, e tanto. La trama è guidata dalla mano maligna di Taverna con una tale maestria da rendere il prodotto finale un’ottima variante per un film comico. È comicità col sangue. Gli effetti speciali sono resi così male da riempire la stanza di risate ogniqualvolta che appare il fantasma in questione. La recitazione degli attori poi è così scarsa che in confronto Beautiful è da Oscar.

Vedetelo, vedetelo e rivedetelo

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