È una commedia romantica spensierata e senza pretese 7 ore per farti innamorare, esordio alla regia di Giampaolo Morelli tratto dal suo omonimo libro, ideale da guardare in questo periodo di quarantena.
7 ore per farti innamorare la recensione
a storia segue le vicende di Giulio, serio giornalista di economia che sta per sposarsi con la sua storica fidanzata Giorgia. Il suo mondo ben inquadrato e organizzato, però, va gambe all’aria quando la scopre a letto (o meglio sotto la doccia) con il suo capo. Senza lavoro, senza fidanzata e senza divano, Giulio trova la forza di ricominciare tutto da capo come redattore della rivista “testosteronica” Macho Man. Qui, si trova ad affrontare con la sua solita serietà argomenti frivoli come la ceretta per uomo, la chirurgia per l’allungamento del pene e… le regole per innamorarsi. O, meglio, quelle che assicurano il rimorchio facile. A dare lezione è Valeria, donna estremamente seducente e dal carattere deciso che è convinta che l’amore vero non esista e che tutto dipenda dal bisogno innato dell’uomo di riprodursi. Ma davvero è così semplice catalogare i sentimenti?
Con un approccio un po’ vecchio stile, dove gli incontri si fanno ancora per strada, alle feste e in spiaggia e non sui social, il film si interroga su cosa significhi innamorarsi, sulla facilità ad adagiarsi in relazioni sterili e sul coraggio di cambiare per trovare la felicità. Il tutto attraverso un linguaggio cinematografico semplice ma efficace, una sceneggiatura ricca di humor dove la risata e il sorriso nascondono in controluce un po’ di amarezza e una panoramica su Napoli che la rende la città perfetta per l’amore.
Su tutti gli ingredienti spicca un cast particolarmente indovinato. Morelli, che interpreta anche il ruolo del protagonista Giulio, è stato capace di trovare il giusto equilibrio nel mettere in scena le gag comiche senza scadere mai nella facile macchietta. Serena Rossi, alias Valeria, conferma la sua versatilità mostrando anche i lati deboli di una donna che vuole apparire tutta d’un pezzo e impassibile ai sentimenti. Diana Del Bufalo si sgancia dallo stereotipo del personaggio comico per regalare il personaggio di donna insicura e incapace di fare un scelta decisa, mentre Massimiliano Gallo è perfetto nei panni dell’uomo che ha bisogno di conferme. A essere davvero irresistibile con la sua ironia partenopea, tra tutti, è Fabio Balsamo, colonna portante dei The Jackal, nel ruolo del fotografo Ernesto.
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