Accidental Love: la recensione di Mauro Lanari
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Accidental Love: la recensione di Mauro Lanari

Accidental Love: la recensione di Mauro Lanari

Gl’ultimi tre film di David O. Russell hanno ricevuto 25 nomination agl’Oscar, m’ancor prima, nel 2008, “Accidental Love” sarebbe dovuto essere il suo devot’omaggio a Frank Capra, remake al femminile per una “Mrs. Smith va a Washington”. Cominciando però dall’aprile di quell’anno, il progetto è stato chiuso almeno quattro volte durante la produzione e in realtà non è mai stato finito al 100%. Nel luglio 2010 Russell ha abbandonato il film quand’il montaggio non er’ancora ultimato e le scene mancanti sono state girate senza il suo coinvolgimento. D’allora l’ha rinnegato e il prodotto, mess’insieme dal nuovo proprietario Millennium Films, è uscito contro la sua volontà e con la regia attribuita allo pseudonimo “Stephen Greene”. Il soggetto si basa sul romanzo “Sammy’s Hill” scritto da Kristin Gore, figlia d’Al Gore, e il tem’affrontato è quello dell’Obamacare e ancor prima del “Sicko” (2006) di Michael Moore: la riforma dell’attuale assistenza sanitaria statunitense “antisocialista” (sic). Impossibile giudicare il film che Russell avev’in mente. Il risultato adesso disponibile vorrebb’essere satira politica e commedia romantica stravagante, bizzarra, frenetica, screwball e slapstick con un un senso dell’umorismo folle (Kristin Gore ha lavorato su “Futurama”), invece è sconnesso, sconclusionato, amorfo e il cast d’attori rinomati cercherà per quanto possibile di far dimenticare questa macchia nel loro curriculum vitae. 6% su RT.

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