Alice Attraverso lo Specchio: la recensione di Daniela Bizzarro
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Alice Attraverso lo Specchio: la recensione di Daniela Bizzarro

Alice Attraverso lo Specchio: la recensione di Daniela Bizzarro

Sono trascorsi sei anni da quando le sale cinematografiche erano monopolizzate dalle avventure di Alice Kingsley (Mia Wasikowska), che guidata dalla sapiente mano di Tim Burton, partiva per un viaggio in nave intorno al mondo, dopo aver sconfitto la Regina Rossa ( Helena Bonham Carter )
Ad oggi, gli anni trascorsi a Sottomondo sono solo tre e, Alice viene richiamata nel Paese delle Meraviglie per salvare il Cappellaio Matto (Johnny Depp), che si sta lasciando morire a causa dei rimorsi nei confronti della sua famiglia che scopre essere ancora viva. Da qui, l’inizio della nuova avventura di Alice, che mossa dalla volontà d’aiutare il suo amico viaggia indietro nel tempo, alla ricerca di risposte sul destino degli Altocilindro, viaggio che la porterà a scontrarsi con la personificazione del Tempo (Sacha Baron Cohen) e con la Regina Rossa, decisa ad impossessarsi della Cronosfera in modo da poter tornare a quando era bambina, per correggere un torto subito da sua sorella Mirana, la Regina Bianca (Anne Hathaway), riprendendosi così il trono che le spetta di diritto.

Decisamente lontano sia dall’opera di Lewis Carroll che dalla precedente pellicola diretta da Tim Burton, di cui a tratti si sente decisamente la mancanza, Alice attraverso lo specchio è un classico film Disney, pieno di moralità e scene ammonitrici. Al centro della vicenda infatti abbiamo non soltanto il tempo, dipinto come nemico/amico di cui non sempre apprezziamo i regali, ma anche il rapporto con la famiglia, analizzato dal punto di vista della Regina Rossa, del Cappellaio Matto e di Alice stessa.
Particolarmente interessanti e ben costruiti i flashback sul passato dei personaggi, che ci permettono di dare delle risposte ad alcuni interrogativi lasciati in sospeso dal primo capitolo e da certi versi dal cartone animato stesso, come l’origine del “non compleanno” e il perchè della testa grande della Regina rossa: filone narrativo che ha permesso ad Helena Bonham Carter di mostrare ancora una volta tutta la sua bravura a differenza di Anne Hathaway, la cui interpretazione si perde tra le moine del suo personaggio.
Particolarmente in ombra anche il Cappellaio Matto di Johnny Depp che, probabilmente per esigenze narrative, viene declassato da cuore pulsante della comicità del film a semplice comparsa, rimpiazzato egregiamente dallo splendido Tempo di Sacha Baron Cohen.

Spettacolare dal punto di vista delle ambientazioni e per gli effetti speciali, Alice attraverso lo specchio è un film ben costruito, a cui non mancano spunti di riflessioni adatti ad ogni età, momenti comici e drammatici, che tengono lo spettatore incollato allo schermo senza mai annoiarlo.
Un film valido, che vede però nei tanti burtoniani che si recheranno al cinema il suo più grande ostacolo da superare, in quanto questi potrebbero non gradire l’assenza dell’atmosfera gotica e l’utilizzo dei colori che si, hanno reso nettamente diverso il paese delle meraviglie, ma che comunque non hanno minato il valore di una pellicola, pur sempre di proprietà di mamma Disney.

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