David O. Russell scrive (con Eric Warren Singer) la sua opera più matura, e la dirige con dinamicità, padronanza ed eleganza. Disegna un fraud-movie calibrato ed esemplare. Di Scorsese ricordo ci solo le strade americane a cavallo tra gli anni 50 e 60, la corruzione, casino’ in costruzione con new entry di finti sceicchi, case d’aste non proprio d’autore ed un concetto di malavita raffinato, dissanguato. Tutto il cast e’ in stato di grazia, Bale e’ il direttore d’orchestra, magnifico nel coprire metaforicamente tutto il broglio sotto il suo raffinato tupé; Cooper, Adams e Lawrence sono gli strumenti accordati a opera d’arte che viaggiano sempre al limite ma non stonano mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA