“Bello quel quadro, no? È un falso. […] Allora chi è il Maestro…il pittore o il falsario?”
Come si deduce da questa frase, l’ultima fatica di David O. Russell punta tutto sulla truffa, sul lato “umano” di essa e sull’ingegno che porta l’uomo a truffare il prossimo. Il regista vuole mostrarci l’“umanità” che c’è dietro a ogni gesto, qualsiasi uomo sia a compierlo e qualsiasi gesto sia quello in questione.
Si parla di truffa, soldi, lealtà, amore, segretezza, rischio, follia… una delle più grandi operazioni dell’FBI (operazione Abscam) viene messa in scena grazie a un quartetto di attori favolosi: Bale e la sua profonda psicologia, Amy Adams con la sua (a?)moralità, Cooper con i suoi obiettivi e poi –che spicca su tutti con un’altra interpretazione da Oscar®– Jennifer Lawrence e i suoi problemi mentali.
C’è chi ha definito questo film come un film “di pettinature”, in quanto le elaborate acconciature dei protagonisti rifletterebbero le loro varie personalità, e può anche essere –resta incredibilmente grottesca e affascinante la sequenza d’apertura con Christian Bale che si sistema il riporto davanti allo specchio– ma più che altro questo film punta ai retroscena della grande operazione sotto copertura, punta a presentare al pubblico queste persone, prevalentemente per il loro lato umano, cioè con tutti i loro pensieri e i loro problemi.
Ne risulta quindi un film magistralmente diretto e “organizzato” grazie a fedeli ricostruzioni dell’epoca, costumi e make-up impeccabili, uno script quasi perfetto con personaggi definiti fino all’ultimo pensiero, e –ripeto– performances eccezionali.
L’unico grande difetto è che “parte” solo dopo un’ora e mezza!
La storia è molto intricata e complessa da seguire e O. Russell la porta sullo schermo quasi come un lunghissimo dialogo di due ore e dieci, che riesce a spiccare il volo non prima di aver raggiunto bensì i 90 minuti!
Tutti gli elementi di American Hustle, dunque, presi singolarmente funzionano come perfetti ingranaggi di un orologio, ma il film nel complesso risulta abbastanza pesante e molto poco scorrevole.
Per me il suo film migliore rimane ancora Il Lato Positivo.