dopo ben sette film arriva: American Pie: reunion, e dopo i quattri spin-off che hanno ottenuto scarso risultato e non erano nemmeno lontani parenti dei primi tre, soprattutto l’ultimo; ritrova il cast che ne fece la gloria e che scolpì la saga che definire cult è riduttivo. Ovviamente chi va a vedere il film ci fa per farsi una bella risata e perché no con un tocco di nostalgia per quei personaggi che dal 1999 hanno spopolato e si sono fatti idoli di più di una generazione, io all’uscita del primo film avevo nove anni e quindi non ho potuto seguirlo in sala, ma ne sono stato conquistato lo stesso. I personaggi sono chiamati a fare salto che dopo le feste del liceo li porta alla vita vera, qualcuno si è sposato, qualcuno ha pure un figlio, qualcuno è intrappolato in una vita dalla quale vuole fuggire e qualcuno non è mai realmente cresciuto. I rischi di fare un film tanto per fare che dequalificasse l’intera saga c’erano e non erano pochi, invece il film funziona e la trama appassiona e convince: SPOILER Jim che con michelle ha dato alla luce un figlio: evan, deve destreggiarsi sul doppio ruolo di padre e marito e per tutto il film Jim(jason biggs) e Michelle(Alyson Hannigan) cercano di ritrovare la passione che un tempo li univa, e grazie anche agli amici riesce finalmente a trovare il giusto equilibrio; Oz è imprigionato in una vita d’oro solo all’apparenza, con una moglie modella del quale però non è innamorato e finisce per tornare con lo storico amore dei primi film;Kevin ha svoltato ed è sposato ma si ritrova di fronte il suo primo amore e non è facile per lui non cadere in tentazione, ma pure qui si mostra l’accresciuta maturità dei personaggi che non cedono agli ormoni ma mantengono le promesse; Finch è costretto ad una vita che non ama e cerca di uscirne inventandosene un’altra, e riuscendo alla fine una volta rientrato nella vita reale ad abbandonare l’ossessione che per tre film lo aveva sempre portato dietro la mamma di Stifler, e infine Stifler(un ancora grandissimo Sean William Scott) vero personaggio chiamato durante il film a fare un balzo in avanti nella vita e staccarsi dal passato, è lui il vero mattatore del film che trascina la commedia riportandola nostalgicamente nei meandri dei primi episodi, e alla fine pure lui chiuderà i conti pareggiando i conti con Finch. E non è finita qui, grande anche l’idea di inserire il padre di Jim(Eugene Levy, unico a non aver saltato neppure un film dei sette precedenti) non solo come consigliere o sparring partner nei momenti imbarazzanti ma al centro delle vicende dei ragazzi e pure lui lanciato alla ricerca di donne dopo la scomparsa della moglie, e infatti è proprio lui a chiudere il film con una gag che ha soddisfatto tutti in sala, infine se questa era l’ultimo film della saga c’è da vedere il lieve ruolo di Neil Patrick Harris (star di How i met your mother dove interpreta Barney) che va visto come il passaggio di testimone tra Stifler e il suo ruolo nella commedia sopra citata, infatti come Stifler è l’evoluzione del Fonzie di Happy days , Barney non è altro che l’evoluzione del personaggio di Stifler.
Consigliato a tutti, anche se è preferibile aver visto i primi tre episodi visto che buona parte della storia non è altro che una quadratura del cerchio.
VOTO 4/5
ANDREA FERRI