Assassinio sull'Orient Express (2017): la recensione di Juri Moretti
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Assassinio sull’Orient Express (2017): la recensione di Juri Moretti

Assassinio sull’Orient Express (2017): la recensione di Juri Moretti

Basato sull’omonimo romanzo del 1934 di Agatha Christie e remake del film del 1974 diretto da Sidney Lumet.
Quest’anno il nostro regista è Kenneth Branagan ed anche interprete dell’ispettore Hercule Poirot.
La trama è sempre quella; Il celebre investigatore Hercule Poirot si trova a bordo dell’Orient Express, in viaggio da Istambul a Clais , quando, a causa di una bufera di neve, il treno è costretto a fermarsi e si scopre così che uno dei passeggeri è stato ucciso durante la notte. Poirot comincia le sue indagini per trovare il colpevole, nascosto tra i passeggeri del vagone.
Tra gli interpreti abbiamo Penélope Cruz è Pilar Estravados, Willem Dafoe è Gerhard Hardam, Judi Dance è Natalie Dragomiroff, Johnny Deep è Samuel Edward Rachett, Josh Gad è Hector MacQueen, Derek Jacobi è Edward Henry Masterman, Laslie Odom Jr. è il Dr.Harbuthnot, Michelle Pfeiffer è Caroline Hurbard, Daisy Ridley è Mary Debenham, Lucy Boynton è Elena Andrenyi, Sergei Polunin è Rudolph Andrenyi.
Insomma come si può vedere un cast stellare ricco di attori di un certo successo ma anche di un certo spessore.
Kenneth Branagan ha riportato sullo schermo il film degli anni 70 cambiando alcuni aspetti per renderlo meno lento, ma anche l’aspetto di alcuni personaggi, per esempio alcuni sono molto più giovani, altri Branagan gli ha voluti togliere, come il passeggero siciliano. Inoltre Branagan ha voluto aggiungere anche qualche scena d’azione. Ma per questo non si può dire che il film abbia difetti, anzi si può dire che ha un’ottima fotografia accompagnata da una discreta regia con delle inquadrature particolari fatte dall’alto o alcune scene molto colorate con dei panorami di montagna attorno da lasciare a bocca aperta…

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