Asterix e Obelix al servizio di sua maestà: la recensione di Paolo Sinopoli
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Asterix e Obelix al servizio di sua maestà: la recensione di Paolo Sinopoli

Asterix e Obelix al servizio di sua maestà: la recensione di Paolo Sinopoli

Questa volta i due galli Asterix (Édouard Baer) e Obelix (Gérard Depardieu) si dirigono in Britannia per salvare la regina dall’esercito romano e mettere “al servizio di sua maestà” la pozione magica del druido Panoramix, in grado di conferire una forza sovrumana a chiunque ne beva anche solo un sorso. Asterix e Obelix al servizio di sua maestà 3D si avvicina all’umorismo dei cinepanettoni italiani, con una trama poverissima e una serie infinite di gag (spesso triviali) che si ispirano anche alla situazione politica attuale (italiana e non). I Romani infatti, tra cui emergono i volti dei nostri Luca Zingaretti, Filippo Timi e Neri Marcorè, vengono dipinti come da tradizione come un gruppo di incompetenti, il cui comandante è più avvezzo a divertirsi nello sfarzo del suo palazzo, fino a organizzare orge per corrompere i suoi superiori (qui le allusioni sessuali sono molteplici), piuttosto che governare con autorità.

A stonare più di tutto è il tentativo di stereotipizzare grossolanamente i diversi linguaggi, usi e costumi dei popoli coinvolti nella farsa. I Galli sono persone male istruite, rozze e sporche, mentre i Britanni vengono rappresentati come un popolo colto, effemminato, attento più all’etichetta che alla sostanza. Non mancano anche scambi di battute come “da che parte, please?”, “da quella, sir”, utilizzati per compensare le inevitabili problematiche del doppiaggio. Così come è poco comprensibile la presenza di un fantomatico immigrato clandestino, in cui ogni tanto i nostri protagonisti s’imbattono senza logica.  Perfino la colonna sonora punk rock di sottofondo suona completamente fuori luogo e di cattivo gusto. Effetti speciali ridotti all’osso, e appparentemente realizzati in fretta e furia.

Guarda il trailer e leggi la trama

Mi piace:
La loro follia guerriera dei Normanni è una delle poche trovate efficaci.

Non mi piace:
Le troppe gag finiscono per far perdere il filo della trama, fin troppo scarna e poco coinvolgente. Gérard Depardieu non convince, finendo per lasciar dominare la scena dal suo co-protagonista Édouard Baer.

Consigliato a chi:
Non ha letto i fumetti di René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni).

Voto:
1/5

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