Culmine di uno dei più grossi progetti che il cinema per la massa avesse mai visto sviluppare, il primo “Avengers” dovette il suo annunciato successo più al fan-service e al fascino di vedere riuniti quasi tutti i supereroi Marvel in un unico film, piuttosto che al valore della pellicola in sé. Questo secondo capitolo, non potendo più contare sull’effetto novità del primo, alza il livello qualitativo del tutto: la trama presenta degli spunti interessanti, il livello tecnico è ancora più alto, il riconoscibilissimo humour della casa delle idee continua a funzionare e il villain di turno colpisce nel segno.
È proprio quest’ultimo il fiore all’occhiello del film. Sia chiaro, il regista Joss Whedon non cerca mai di caratterizzare Ultron con diverse sfaccettature che possano dare chissà quale profondità alle sue azioni. Il punto di forza dei film Marvel è proprio il fatto di aver capito che è inutile cercare un qualche significato politico in tizi vestiti come a Carnevale che fanno a botte con l’alieno o il robot di turno. Il pubblico vuole spegnere il cervello e divertirsi. Allora chi meglio dell’universo Marvel tutto bianco e nero può fare ciò? Il tutto è ridotto a un “buoni contro cattivi”. Viene spazzato via tutto il lavoro del secondo “Captain America”, primo film del filone che mischiava ciò che è bene da ciò che è male dando un assaggio verosimile del mondo grigio in cui viviamo.
Tornando al film in sé, non ha nemmeno tanto senso stare a giudicare. Chiunque abbia visto un film Marvel da “Iron Man” in poi sa cosa aspettarsi. Puro divertissement per la massa. Gli elementi in più che quest’ultimo “episodio” offre sono un cattivo folle e a tratti inquietante, scene d’azione e effetti speciali in costante miglioramento e la regia quasi “videoludica” di Whedon, divertita e divertente.
A fine visione però non resta niente. Si passa una serata piacevole, ma poco tempo e ci si dimentica tutto. Segnale di come per questa serie di film si stia facendo tanto rumore per nulla. In giro si parla già di cult. Ma se nel 2015 si ritengono cult film che vent’anni prima sopperivano alla mancanza di tecnologie evolute con delle idee di trama solide, siamo sicuri che si possa parlare di cult con questi “Avengers”? Per come la vedo io, tra vent’anni di loro rimarranno solo tanti effetti speciali ormai superati.