Batman v Superman: Dawn of Justice: la recensione di Lello
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Batman v Superman: Dawn of Justice: la recensione di Lello

Batman v Superman: Dawn of Justice: la recensione di Lello

Ho visto il film con aspettative bassissime: dopo “L’uomo d’acciaio” ho abbandonato ogni speranza che Snyder eccellesse nel girare un cinecomic. Tra l’altro l’annuncio dei cameo di Cyborg, Flash e Acquaman oltre al ruolo di Wonder Woman e il Batman di Ben Affleck mi avevano scoraggiato, convincendomi che il film sarebbe stato un miscuglio informe di supereroi. Tuttavia, sono rimasto positivamente sorpreso. Certo è che Snyder non è adatto a girare un cinecomic (le scene d’azione sono estremamente caotiche e confusionarie, mentre si arriva all’uso del rallentatore per inezie come la caduta un bossolo), ma la sceneggiatura di Goyer soddisfa anche i più esigenti. Il Batman di Affleck funziona, anche senza un precedente film a sé stante, in quanto la prima ora analizza sufficientemente il personaggio. La sua tendenza a uccidere forse può scandalizzare i puristi dei fumetti, ma la si può interpretare come una reazione drammatica alla morte di Robin. Wonder Woman allo stesso modo si inserisce perfettamente nel film come personaggio femminile che sconvolge gli equilibri maschili tra Bruce, Clark e Lex (“I maschi non sanno condividere”). L’eroina si rivela nello scontro finale apportando una ventata di novità sottolineata dal cambio di sottofondo musicale, a tratti orientaleggiante. I cameo intrigano perché vengono presentati come spunti e anticipazioni di quello che saranno i prossimi film sui rispettivi eroi DC. Quello che purtroppo non funziona sono i cattivi. A Luthor manca la freddezza calcolatrice che caratterizzava Spacey in “Superman Returns” (qui trasformata in follia che ci ricorda il Joker di Hamill) e di Doomsday non si comprende il processo di resurrezione. La (pre-?)visione di Darkseid e del futuro apocalittico fatta da Bruce Wayne ci avvicina al film della Justice League lasciando molte domande in sospeso. Al di là dei difetti particolari dei personaggi o delle scelte registi che poco azzeccate (il modo in cui i supereroi si conciliano grazia alla casualità dell’omonima tra le loro madri rasenta il ridicolo, la presunta battuta sul l’apparizione di Diana Prince vestita da eroina…), bisogna sottolineare un più grande difetto del film: la mancanza di basi. Per un amante del mondo DC il film scorre, i vari riferimenti sono chiari e intriganti, ma chi non ha mai letto i fumetti e non si è mai interessato a questo mondo uscirà dalla sala con troppi punti interrogativi. Considerando che questo film è all’interno di un universo cinematografico in costruzione, mi chiedo se non avrebbero potuto aspettare qualche anno e girare un film in cui chiarire alcuni concetti chiave per poi rendere questo film un vero capolavoro. In definitiva, il film mi è piaciuto, ma ci sono grandi errori registici e concettuali che non lo rendono accessibile a un pubblico vasto.

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