VOTO: 5/10
Superman, il salvatore dell’umanità, ha spaccato l’opinione pubblica in due dopo aver sconfitto il generale Zod; c’è chi lo considera un dio, chi invece lo ritiene una potenziale minaccia per la salvaguardia del genere umano. Tra questi vi è anche Bruce Wayne, che era presente durante il massacro di Metropolis e accusa l’alieno di esserne responsabile. Anche Clark Kent non vede di buon occhio la figura di Batman, poiché non ne condivide il modus operandi per far rispettare l’ordine. Intanto il giovane miliardario Lex Luthor, vedendo in Superman una minaccia, sta progettando un’arma da usare come deterrente contro l’alieno, utilizzando una strana pietra che sembra possa indebolire il potere dei kryptoniani. Il dissapore tra i due eroi misto all’ingegno di Lex, porterà ad un durissimo scontro che potrebbe portare alla morte di milioni di persone.
Diretto da Zack Snyder, il regista de l’Uomo d’Acciaio, arriva sul grande schermo il seguito della storia del figlio di Krypton, un film chiave che aprirà numerose porte all’universo DC.
Il film in generale non ha ricevuto ottime critiche; ne sono stati criticati molti aspetti (i più banali a mio dire) e ora dovrò anche io vuotare il sacco.
Il film prosegue, come ho detto prima, le vicende de l’Uomo d’Acciaio, facendoci scoprire come ora vive Clark Kent: si è fidanzato con Lois, lavoro al Daily Planet, e, tra una pausa e l’altra, salva il mondo dai pericoli, e spesso la stampa e i politici lo additano ora come salvatore ora come minaccia e come anarchico.
Poi ci viene presentata la figura del nuovo Batman di Affleck, che ha creato non pochi dibattiti tra i fan e la critica. Ormai sono anni che Batman mantiene la pace tra le strade di Gotham City, e infatti ci viene presentato un Bruce Wayne un po’ più anziano di quello interpretato da Bale nella trilogia di Nolan, totalmente intenzionato a distruggere Superman e ad eliminare ogni possibile futura minaccia dal pianeta Terra.
Infine il personaggio di Lex Luthor. Qui ci viene presentato come un ragazzo che ha appena ereditato la fortuna paterna, diventando il capo di un enorme impero industriale dalle infinite risorse, che lui vuole utilizzare per costruire un’arma e annientare Superman. Non prima però di aver ricattato quest’ultimo, imponendogli di uccidere Batman entro sessanta minuti, pena la morte di sua madre.
Una trama che procede un po’ a rilento e in maniera forzata, efficace però dal punto di vista dell’action interminabile, ma carente per quanto riguarda il contenuto
Ho aspettato molto per fare questa recensione perché volevo avere un’idea chiara riguardo cosa pensassi del film, senza fare una recensione banale e senza spessore. Dopo molte settimane ne ho concluso che, purtroppo, i punti a sfavore battono i pro del film. Come pro mi sento di osannare la regia e l’interpretazione di Jesse Eisenberg, alias Lex Luthor; Zack Snyder non sbaglia un’inquadratura fornendo delle riprese molto artistiche per quanto riguarda i combattimenti. Jesse Eisenberg, famoso per i suoi ruoli in Zombieland, The Social Network e Now You See Me, è stato sempre un attore che mi ha interessato dal punto di vista della mimica facciale; la sua espressione l’ho sempre vista capace di molto, ma purtroppo è sempre stato utilizzato per ruoli dal punto di vista psicologico inferiori, poiché interpretava sempre lo sfigato o quello che se la tirava. Qui invece ha saputo fornire un nuovo volto al solito Lex, rendendolo un pazzo dall’ego smisurato, capace di genocidi e ogni sorta di malvagità. La sua ottima interpretazione ha però un’altra faccia, più negativa, in quanto in troppi momenti rassomiglia in maniera troppo palese al Joker della trilogia di Nolan, fornendo quindi una copia, di buona fattura, ma pur sempre una copia, di un grande personaggio.
Mentre invece per quanto riguarda i contro devo entrare più nel dettaglio: tralasciando la trama fallace, il punto più negativo riguarda la sfera narrativa che riguarda Batman. Come ho detto ci si presenta un Batman più anziano di quello di Nolan, e quindi ci si aspetta di vederlo anche più saggio, mentre invece ce ne viene fornita una nuova versione più cattiva, se così vogliamo metterla. Un punto a favore di questa mia affermazione risiede nella pratica (inutile, allucinante e non da Batman), di marchiare a fuoco con un simbolo del pipistrello i criminali. Ma cosa siamo in Texas? Stai marchiando criminali, non vacche! Altro punto a sfavore va al personaggio di Alfred, l’indomito maggiordomo/assistente/amico di Bruce, qui interpretato da Jeremy Irons. Qui abbiamo un Alfred che in maniera bislacca risulta essere una brutta fusione tra Alfred e Lucius Fox (amico e inventore dei vari gadget di Batman nella trilogia di Nolan), andando così a creare un vecchietto bontempone che costruisce sofisticatissime macchine e armature per Batman. Altro punto NO va alla motivazione che induce Bruce allo scontro con Superman: in maniera forzata il miliardario pensa che l’alieno possa un giorno distruggere la Terra, e così decide di fasciarsi la testa prima di essersela rotta. In questo film avviene uno dei più grandi errori riguardanti il personaggio di Batman. Infatti il tenebroso eroe a più riprese uccide dei cattivi, cosa che in realtà Batman non si sognerebbe mai di fare data la sua etica. Altro errore monumentale risiede nei sogni di Bruce: nel corso del film il Cavaliere Oscuro fa alcuni sogni, alcuni sono messi solo per far terrorizzare lo spettatore, mentre invece ce n’è uno che mostra un futuro apocalittico, in cui un Batman stile Kenshiro guida dei sopravvissuti contro Superman (segno che avverrà una sorta di Civil War targata DC?). Ultimo errore mastodontico risiede nella scelta del villain: Doomsday. Per chi non lo sapesse Doomsday è colui che uccide Superman, e come cattivo del secondo film è una scelta più che errata, poiché per la visione only profit del cinema moderno, se questo è il secondo capitolo dell’Uomo d’Acciaio, puoi tu mettere colui che uccide il protagonista nel secondo film e non nel terzo? Questo banalizza enormemente il prodotto finale. Per non parlare poi dell’introduzione dei futuri membri della Justice League, cosa che aprirà infiniti sequel, remake, reboot e chi più ne ha più ne metta.
Sono state fatte molte critiche nei confronti del film, molte delle quali sbagliate, come: “il film è troppo tetro e non fa ridere, non c’è l’allegria presente nei film Marvel”. Ma menomale, aggiungerei io. Lo dico in maniera categorica, odio i film Marvel moderni, mancano d’anima, mentre invece i film DC hanno sempre avuto qualcosa di più, ed è un bene secondo me mantenere una certa serietà. Durante una lotta che potrebbe distruggere la Terra avrei odiato delle battutine tipo Captain America e soci.
Ne è stata criticata anche l’interpretazione di Ben Affleck, elemento sul quale si sarebbe potuto soprassedere visto che l’attore per lo più gira vestito da Batman e non può ovviamente fornire una buona performance.
Ho nominato più volte la trilogia di Nolan all’interno dell’articolo. E’ un errore voler paragonare il nuovo Batman a quello vecchio, si uccide l’arte se si pretende di avere tutte copie e nulla originalità. E’ bene introdurre nuovi aspetti di un supereroe; è bene ricostruirne la vita, però c’è comunque una linea da rispettare, ossia quella del fumetto: non puoi rendere Batman un texano, o Alfred uno scienziato, o far tradire a Bruce i propri princìpi. E’ questo l’anello debole del film.
Detto questo il prodotto finale è fallimentare. Molta action e poca anima rendono il film pressappoco inutile. Se lo vedete con gli occhi di un bambino vi fomenterete per gli scontri, ma se avete più di dodici anni il film non vale davvero la pena.
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