Beastly: la recensione di Alice Zampa
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Beastly: la recensione di Alice Zampa

Beastly: la recensione di Alice Zampa

Prendi una fiaba famosa e romantica come La bella e la bestia, estirpala dal suo tradizionale contesto “vintage” e trapiantala a New York. Trasforma il castello in un palazzo signorile di Brooklyn e al posto del principe tramutato in una bestia pelosa mettici il ragazzo più bello, ricco e popolare del liceo rovinato da un incantesimo che ha deturpato in modo orribile il suo aspetto. L’esperimento tentato da Beastly, pellicola diretta da Daniel Barnz (Phoebe in Wonderland), porta sullo schermo l’omonimo romanzo di Alex Flinn per farne un prodotto moderno e studiato su misura per il target teen. La scelta del cast va in questa direzione optando per la star di High School Musical Vanessa Hudgens per la parte della protagonista Lindy e Alex Pettyfer, recente acquisto hollywoodiano lanciato dal sci-fi/rom Sono il numero quattro, tentativo -fallito- di ripetere il successo di Twilight con l’inserimento stavolta di una coppia umana/alieno. Lei è  una studentessa di umili origini e dall’animo nobile che passa le sue giornate tra libri e l’assistenza a un padre sempre nei guai, lui è il viziatissimo figlio di papà Kyle King, il ragazzo più ambito della scuola convinto che “tu piaci agli altri in modo direttamente proporzionale al tuo aspetto”. Nei panni della compagna di classe dark malauguratamente presa di mira da Kyle c’è un’altra teen-star come Mary-Kate Olsen che si rivelerà una strega pronta a punirlo con un sortilegio. La storia di fondo è quella che tutti conosciamo: per recuperare l’aspetto di un tempo e spezzare la maledizione Kyle dovrà trovare qualcuno che possa andare oltre l’apparenza e amarlo veramente, sigillando con un bacio (entro un anno) il sentimento. Tutti gli ingredienti sono studiati insomma per catturare un pubblico femminile di adolescenti in cerca del principe azzurro e di personaggi in cui immedesimarsi con facilità. L’ambientazione scelta (le riprese si sono svolte nella fiabesca Montréal), gli attori e le atmosfere sono “giusti” sulla carta, ma sullo schermo il film non decolla mai veramente e, pur risultando gradevole, non trova la formula di quell’alchimia tra i due protagonisti che in film come questi fa la differenza. Il regista ha raccontato di essersi ispirato a Non per soldi… ma per amore, commedia del 1989 di Cameron Crowe con un giovanissimo John Cusack, in cui due neo-diplomati si affacciano all’età adulta e scoprono l’amore. L’intenzione era buona, ma il risultato, purtroppo, è ben lontano…

Leggi la trama e guarda il trailer di Beastly

Mi piace
Il tema di fondo del saper andare oltre l’apparenza ha sempre un grande fascino. Il personaggio del tutore cieco (Neil Patrick Harris) è ben caratterizzato e strappa qualche sorriso.

Non mi piace
Tra i protagonisti non scatta mai l’alchimia che ci si aspetta per tutto il film.

Consigliato a chi
Ama le storie romantiche e a lieto fine.

Voto
2/5

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