Beyond: la recensione di Emilia Iuliano
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Beyond: la recensione di Emilia Iuliano

La talentuosa Noomi Rapace di Uomini che odiano le donne fa i conti con un passato drammatico, che torna prepotentemente allo scoperto...

Beyond: la recensione di Emilia Iuliano

La talentuosa Noomi Rapace di Uomini che odiano le donne fa i conti con un passato drammatico, che torna prepotentemente allo scoperto...

Il dolore, la rabbia, l’oblio forzato, di nuovo la rabbia. E il perdono, forse.
Promette bene, Beyond, l’esordio alla regia dell’attrice svedese Pernilla August (volto bergmaniano, ma anche mamma di Anakin Skywalker in Star Wars Episodio I ed Episodio II), che ci trascina con acuta sensibilità nel drammatico passato di una giovane donna, Lena, interpretata dalla talentuosa Noomi Rapace (Uomini che odiano le donne).
In un giorno di festa, una telefonata riapre vecchie ferite che bruciano ancora: la madre che non vede da anni è in fin di vita. Così Lena torna nella sua città natale, dove riaffiora vivido il ricordo di un’infanzia negata. Attraverso i suoi occhi di bambina cresciuta troppo in fretta, riviviamo le botte e gli insulti tra i genitori, la violenza di un padre depresso e ubriacone, e la rassegnazione di una madre incapace di proteggere i suoi figli. Il suo sguardo ci porta dritti nella storia, che si snoda davanti ai nostri occhi quasi i frammenti appartenessero a noi invece che ai personaggi, facendo leva su una regia e su una fotografia elegantemente documentaristiche. E così ci si ritrova a stringersi accanto a Lena quando di notte le grida degli adulti la tengono sveglia, e verrebbe voglia di tapparle le orecchie come lei stessa fa con il fratello minore, del quale si occupa con amore materno.
Il film, basato sul bestseller omonimo della scrittrice Susanna Alakoski, tocca temi di grande attualità – anche in Italia – sull’impotenza (culturale?) di tante donne di fronte agli abusi, indicandoci una via possibile per superare le quotidiane tragedie domestiche.

Leggi la trama e guarda il trailer di Beyond

Mi piace
L’elegante stile documentaristico dell’esordiente Pernilla August. L’intensità di un dramma famigliare pensato attraverso lo sguardo lucido di una bambina cresciuta troppo in fretta.

Non mi piace
Il dramma è palpabile, toccante e molto intenso: potrebbe mettere a seria prova uno spettatore poco disposto a tuffarsi senza paracadute nel baratro della violenza domestica.

Consigliato a chi
Non teme di lasciarsi coinvolgere dalle storie altrui. Vuole scoprire il talento di una stellina nordeuropea, la giovane Lena-Tehilla Blad, e ritrovare la brava Noomi Rapace in un ruolo drammatico, prima di scoprirla nel sequel di Sherlock Holmes.

Voto: 4/5

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