Bombshell - La voce dello scandalo: la recensione di Mauro Lanari
telegram

Bombshell – La voce dello scandalo: la recensione di Mauro Lanari

Bombshell – La voce dello scandalo: la recensione di Mauro Lanari

Kayla Pospisil s’addormenta ubriaca con Jess Carr e, quando si svegliano, scopre che la collega di “Fox News” è una liberal con due poster d’Hillary Clinton nell’appartamento. Il film è ambientato nel 2016, mentr’il sexgate fra il Presidente Bill e Monica Lewinsky è del 1998. La ragione per cui il movimento #metoo è diventato virale solo con Harvey Weinstein nel 2017 non m’è affatto chiaro: erano necessar’i social network e i loro hashtag? Premesso ciò, “Bombshell” ha un ritmo confuso, convulso, oserei dire “isterico”, che tende a offuscare la correità carrieristica delle vittime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA