Buona giornata: la recensione di Paolo Sinopoli
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Buona giornata: la recensione di Paolo Sinopoli

Buona giornata: la recensione di Paolo Sinopoli

I fratelli Vanzina ci portano a spasso per l’Italia con sette storie di vite completamente diverse tra loro: da un padre di famiglia poco rispettato dai figli (Diego Abatantuono), a un principe in decadenza (Christian De Sica); da un senatore che rischia di andare in prigione (Lino Banfi), a una manager schiava della tecnologia (Teresa Mannino); da un ricchissimo evasore fiscale (Maurizio Mattioli), a un notaio (Vincenzo Salemme) che decide di provare il brivido di andare con una escort, fino a un tifoso della Fiorentina scaramantico fino alla follia (Paolo Conticini). Buona giornata tenta così di tracciare un profilo dell’italiano medio, finendo però per abbracciare i soliti luoghi comuni attraverso dei personaggi che si rivelano solo macchiette.
Interessante l’idea di svolgere tutti gli eventi nell’arco di 24 ore, ma manca purtroppo un collante in grado di unire le storie tra loro. Gli episodi, infatti, appaiono troncati sul più bello, un fatto di cui risentono soprattutto i capitoli di Christian De Sica e Teresa Mannino, finendo per lasciare lo spettatore a bocca asciutta.
Il risultato finale è, quindi, la solita minestra riscaldata composta da numerosi ingredienti slegati tra loro e che un cast di livello non riesce a unire. Senza contare che il ritratto che emerge dell’Italia è unicamente quello di un paese popolato da evasori fiscali, politici corrotti e famiglie con genitori assenti. Forse è giunto il momento di fare del cinema (anche comico) che possa mostrare non solo i lati negativi del nostro paese, ma che sia d’ispirazione anche per lo spettatore. Soprattutto in un momento di crisi come quello che l’Italia sta attraversando…

Guarda il trailer e leggi la trama

Mi piace:
L’episodio di Abatantuono e la satira pungente di Lino Banfi sulla situazione politica italiana attuale.

Non mi piace:
Gli episodi sono slegati tra loro, i personaggi sono solo macchiette e il ritratto finale è quello di una Italia popolata unicamente da gente che pensa al proprio tornaconto.

Consigliato a chi:
A chi piacciono i cine-panettoni e vuole vedere una commedia con un grande cast tutto all’italiana.

Voto:
2/5

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