Cappuccetto Rosso Sangue: la recensione di Nerofrank
telegram

Cappuccetto Rosso Sangue: la recensione di Nerofrank

Cappuccetto Rosso Sangue: la recensione di Nerofrank

Male, male, molto male. Capisco che, andando a vedere un film già ispirato ad una saga che a me non è piaciuta affatto (e della quale ho visto solo il primo capitolo) questo mio commento risulta, sotto certi aspetti, un pò scontato ma la cosa che mi ha dato più fastidio di tutte è stata quella di cercare di rimaneggiare il tutto introducendo un ‘serial killer/lupo’. Per ciò che concerne la fotografia e le ambientazioni questo film è magistrale: l’ambientazione per ricreare l’atmosfera della famosa favola è stata azzeccata in pieno,il contrasto fra il bianco della neve e il rosso di ‘cappuccetto’ è risultato fenomenale. Non si và oltre però. La sceneggaitura è blanda e scorre malissimo, i giovani attori sembrano presi pari pari da ‘Twilight'(appunto) con la differenza che lì ci sono i vampiri come protagonisti mentre qui c’è il lupo cattivo. Il dialogo fra lui e ‘cappuccetto rosso’ fa onestamente sorridere, neanche ridere, e vedere un attore del calibro di Gary Oldman ridotto ad una sottospecie di Abraham Van Helsing/cacciatore con tanto di corazza medievale per combattere l’orrenda bestia fa ancora più sorridere. Che dire della ‘nonnina’, anche un pò troppo piacente a dire la verità, che si rivela essere sin dall’inizio la madre del ‘lupacchiotto’ famelico? La scena famosissima del ‘che occhi grandi che hai….’ in questo contesto risulta da comica, come un pò tutto il film. Ci mancava solo la scena hard fra i due fuggitivi una volta uccisa la bestia, e sarebbe stata la famosa ciliegina sulla torta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA