Prendete come ambientazione la seconda Guerra Mondiale, metteteci in mezzo un supereroe e date un taglio da commedia a tutta la vicenda. Otterrete Captain America: Il primo vendicatore, ennesimo cinecomic Marvel, che strizza l’occhio ad Iron Man per la simpatia (moltissimi i riusciti momenti comici, anche senza quel fuoriclasse di Robert Downley Jr.). Il rachitico Steve Rogers, infatti, ha pochi muscoli e tanto coraggio, ma non basta per essere accettati nell’esercito degli Stati Uniti. La voglia di servire la propria patria, però, è tanta da riuscire a farsi inserire in un programma sperimentale che lo trasforma in un superuomo dall’incredibile forza fisica. Su questo incipit si sviluppa una storia che ha dei momenti geniali (come l’idea di trasformare Capitan America in un “fenomeno da baraccone” promozionale vestito con una simpatica calzamaglia sgargiante a stelle e strisce, che giustifica anche il costume adottato poi dal supersoldato) e personaggi di contorno che funzionano alla perfezione (dal burbero e cinico colonnello Chester Phillips – Tommy Lee Jones – alla bella Peggy Carter – Hayley Atwell), ma anche delle cadute di tono (il cattivo Teschio Rosso, nonostante l’interessante interpretazione di Hugo Weaving, è purtroppo solo una macchietta guidata da un’inspiegabile mania di onnipotenza). Gli appassionati avranno probabilmente qualcosa da ridire: Chris Evans, per esempio, calza con successo i panni del protagonista, ma i toni da commedia ne smorzano la stoffa da leader che il personaggio ha nei fumetti e che lo porterà a guidare la squadra dei Vendicatori nel prossimo crossover di supereroi atteso nel 2012. Piaceranno, invece, proprio ai fan Marvel, i numerosi dettagli che contribuiscono a inserire il film in universo credibile in grado di collegare le varie pellicole: uno dei coprotagonisti è il padre di Tony Stark/Iron Man nei panni di uno scienziato dell’esercito; il Teschio Rosso entra in possesso di un cubo di energia illimitata che racchiude i poteri di Odino (chiaro riferimento a Thor); Nick Fury (Samuel Jackson), leader dell’organizzazione militare SHIELD riporta Capitan America ai giorni nostri nel finale. Captain America: il primo vendicatore è una macchina di intrattenimento per ragazzi senza troppe pretese che vogliono trascorrere due ore di divertimento in un tributo alla potenza americana attraverso le imprese di questo iconico supereroe. Il 3D (non nativo, è stato riconvertito) rende purtroppo davvero troppo buio un film che invece dovrebbe fare dei colori accessi il punto di forza.
Mi piace:
Come è stato reso il background di Steve Rogers prima che si trasformi in Capitan America e le battute pungenti di Tommy Lee Jones.
Non mi piace:
Che non si sia osato di più nell’approfondire i vari aspetti della personalità di questo nuovo supereroe, lasciando forse troppo spazio all’azione e all’ironia.
Consigliato a chi:
Ha voglia di farsi trasportare per due ore nel buonismo patriottico americano, tra sorrisi e cazzotti
Voto: 3/5
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