Cattivi vicini: la recensione di Silvia Urban
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Cattivi vicini: la recensione di Silvia Urban

Cattivi vicini: la recensione di Silvia Urban

Premessa. Hai 30 anni, una moglie, una splendida figlia nata da poco e una gran voglia di rimandare il momento in cui dovrai accettare di essere un adulto, con tutte le responsabilità che questo comporta.
Cosa succede quando nella casa accanto alla tua, in un tranquillo quartiere residenziale, si trasferisce un’intera confraternita di universitari? Be’, al di là di una certa preoccupazione, è anche l’occasione giusta per saziare la tua fame di divertimento. Questo almeno è il primo pensiero di Mac Radner (Seth Rogen) e della compagna Kelly (Rose Byrne), che fin da subito tentano un approccio amichevole con il presidente della Delta Psi Teddy (Zac Efron) e il vice Pete (Dave Franco) per chiarire che non hanno nulla in contrario alle loro feste, a patto che non diventino troppo moleste. Ma quando queste iniziano ad assumere dimensioni epiche, e il rumore diventa insopportabile, è impensabile continuare a recitare la parte dei vicini cool. Così i Radner chiamano la polizia: errore che pagheranno a caro prezzo. Da quel momento è guerra aperta, tra sabotaggi, minacce e veri e propri attentati alla vita altrui. Naturalmente con l’uso di armi assolutamente non convenzionali (basta citare i dildo per rendere l’idea?).
Nota ai fan del genere: Cattivi vicini è scurrile, eccessivo e sopre le righe quanto basta per guadagnarsi a pieno diritto l’etichetta di commedia demenziale.

Un’idea vincente, almeno sulla carta, quella di far collidere due mondi – due stereotipi – tipicamente americani (la confraternita e la classica famiglia che vive in una casa a due piani con staccionata bianca) e nel frattempo mettere a confronto due generazioni che anagraficamente si sfiorano senza più riuscire a mantenere alcun punto di contatto. Così come proporre una riflessione tagliente sulle responsabilità della vita adulta e la paura di crescere, affiancando alla (apparente) spensieratezza degli studenti i problemi a cui va incontro una giovane coppia, la cui vita è rivoluzionata dall’arrivo di una figlia. Non ultimo la vergogna che i due genitori provano nel fare sesso davanti alla loro piccola, come il regista Nicholas Stoller – uno che di scontri tra realtà diametralmente opposte si era già occupato in In viaggio con una rockstar – ci mostra nella scena iniziale.
Peccato che sullo schermo l’idea non trovi la stessa efficacia e non faccia ridere quanto dovrebbe.
Sarà perché di film sulle confraternite à-la Animal House ne sono già stati fatti troppi e l’immancabile sensazione di déjà vu accompagna l’intera visione; sarà perché Seth Rogen – anche produttore del film – ci ha abituati a una comicità talmente demenziale da non riuscire più a sorprendere come un tempo (dopo i deliri di Facciamola finita è difficile, del resto). E, anche alle prese con un personaggio che poteva allontanarsi dal suo immaginario, continua nella sua interpretazione del bambinone cresciuto di Hollywood. Funziona invece la chimica instaurata con il collega Zac Efron – che prosegue il suo percorso di emancipazione dallo status di ex icona Disney –, il cui merito va all’intuizione dello stesso Stoller, bravo a lasciarli improvvisare in molte occasioni. Come le gag che rifilano durante la folle nottata alla Old School che i due coniugi si concedono su invito dello stesso Teddy, tra cui l’esilarante gara di imitazione su chi sia il miglior Batman di sempre.
Ma la vera rivelazione del film – e anche quella che inaspettatamente cede ai più triviali colpi bassi – è Rose Byrne che, a dispetto del viso dolce, porta in scena una donna sboccata e irresponsabile quanto il marito. Vedere la sequenza della “mungitura” per credere.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
Alcune sequenze sono effettivamente molto divertenti. La rivelazione Rose Byrne. L’idea di inserire all’interno di una commedia demenziale una riflessione tagliente sulle responsabilità della vita adulta e di coppia…

Non mi piace
… l’incapacità di portare a termine la riflessione, cedendo a un certo moralismo. Nel complesso, Cattivi vicini non fa ridere quanto dovrebbe e qualche gag potrebbe risultare disturbante.

Consigliato a chi
Ai fan della commedia demenziale che non si scandalizzano davanti ad amicizie sancite dall’incrocio dei rispettivi flussi di pipì, e a chi apprezza la comicità di Seth Rogen.

Voto
3/5

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