Chronicle: la recensione di Daniela Bizzarro
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Chronicle: la recensione di Daniela Bizzarro

Chronicle: la recensione di Daniela Bizzarro

Esordio cinematografico molto delicato per Max Landis, (sceneggiatore) e Josh Trank,( regista) e il loro Chronicle. In un epoca in cui i film sui super eroi e adolescenti disturbati la fanno da padrone al botteghino, fondere i due soggetti in un unico film è un idea degna di nota ma molto molto pericolosa.

Il film narra le avventure di tre ragazzi, Andrew ( Dane DEHaan) ragazzo timido con una particolare situazione familiare alle spalle, Matt ( Alex Russell) cugino di Matt e Steve ( Michael B Jordan) bello, popolare e sicuro di se. Entrati in contatto con una pietra particolare trovata nel bosco, i tre amici acquisiscono poteri di telecinesi ed imparano anche a volare. Ma le super caratteristiche appena acquisite non cambiano il loro modo di essere e tanta forza nelle mani di un ragazzo pieno di rancore come Andrew può diventare pericolosa.

Nonostante tale trama non sia nuova al grande schermo, Brian de Palma e Katsuhiro Otomoto l’hanno già rappresentata con i rispettivi Carrie lo sguardo di Satana e Akira, Chronicle riesce a mantenere una sua originalità grazie all’utilizzo della tecnica del fount footage, basata sull’aggregazione di filmati ritrovati o girati dagli stessi protagonisti . Formata principalmente da scene girate da Andrew, la pellicola fa della sua forza le straordinarie inquadrature dei personaggi e dei paesaggi, effettuate dallo stesso protagonista che una volta imparato a volare si muove facendo fluttuare intorno a se la telecamera, con tanto di guadagnato per la fotografia!

Questo è Chronicle, un film a basso costo con degli effetti speciali e visivi di gran qualità. Un film che segue più l’impostazione di Stand by me che di The Avengers. Un film con un ottima idea iniziale che finisce per perdere colpi alla metà degli ottantaquattro minuti. Preso dalla foga di strafare Trank infatti trasforma quello che doveva essere la storia di “tre super adolescenti” nel festival “delle super inquadrature”, perdendo nettamente di vista il suo obiettivo.

A nulla serve l’ottima prova dei tre protagonisti, l’equilibrio è ormai rotto e si vede. La spettacolarità finisce per farla da padrone facendo passare “la tristezza” del protagonista in secondo piano.
Nel contesto resta un buon film che fa parlare di se una volta fuori dalla sala cinematografica, del resto tutti ci siamo chiesti almeno una volta nella vita “ Cosa farei se avessi i super poteri?! “ Chronicle lo sa.

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