Coco: la recensione di Juri Moretti
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Coco: la recensione di Juri Moretti

Coco: la recensione di Juri Moretti

Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta. Sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Messico. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia di Miguel. Molti anni prima, la sua trisnonna e il suo trisnonno si trovarono in un vicolo cieco: lei desiderava allevare la sua famiglia insieme al marito nel paesino di Santa Cecilia, ma lui non era intenzionato a mettere da parte il proprio sogno e così abbandonò la famiglia per diventare un musicista. Tramandato di generazione in generazione, il divieto di fare musica stabilito dalla trisnonna Mamá Imelda viene ancora mantenuto con severità, purtroppo per Miguel. “Quando Miguel scopre un segreto legato al passato della sua famiglia, un legame con Ernesto de la Cruz, condivide subito la notizia con la sua famiglia pensando che ciò li convincerà a permettergli di diventare un musicista, ma con sua grande sorpresa, questo non farà che peggiorare le cose”.
Lee Unkrich, regista di film della Pixar come, monsters & co, alla ricerca di Nemo, toy story 2 e tot story 3, aveva in mente questo progetto già dal 2011, ma ebbe vari problemi con altri film della Disney, di cui la stessa accusò Unkrich di plagio. Nel 2018 Unkrich completò il suo progetto e lo riproprorse alla Disney aggiungendo come introduzione al film un cortometraggio dedicato a forze sul Natale. La Disney gli accettò il progetto e lo fece uscire in sala.
Le prime critiche le abbiamo avute dal pubblico americano, che si lamentò del cortometraggio, perchè troppo lungo sopratutto per i bambini che consideravano noioso, stare due ore e un quarto al cinema fermi seduti per vedere un film. Però nonostante tutto fu apprezzato molto, sia il film che il corto.

La pellicola fu un grande successo e ancora oggi viene proiettata in qualche sala cinematografica sia americana che italiana.
In totale ha incassato 204,789,437 milioni di dollari e in Italia fu apprezzato ancora di più e in totale ha incassato 10.965.414 milioni di euro.
In Italia non ci fù nessuna lamentela sul cortometraggio, anzi piacque tantissimo, tanto che venne trasmesso su Rai 2, nel periodo di Natale, dove fece un bus di ascolti. Il film invece piacque a tutti grandi e piccini.
Quindi come sempre la Disney è riuscita a portare al cinema tutta la famiglia e non solo i bambini.
Il cortometraggio Forze le avventure di Olaf, è un cortometraggio lungo, per essere utilizzato come introduzione in un film, e non il solito a cui la Disney Pixar ci ha sempre abituati a dei tempi minori, mentre la durata di quest’ultimo è di ventidue minuti, ma molto divertenti, il quale mantiene lo stile del film forzen, con le canzoni, i personaggi come li conosciamo e la cosa più importante e che diverte tutti e non annoia nessuno pur essendo così lungo.
Finito il cortometraggio su forzen inizia il film. Coco, non è il solito film Disney pieno di canzoni e con la solita storiella allegra. La pellicola tratta temi molto delicati come la morte, i ricordi, l’amore e la famiglia. Questi temi sono affrontati in un modo molto accurati e che i bambini non possono capire a pieno. La pellicola in certi momenti può ricordare inside out e up, anch’essi due capolavori della Pixar insieme a Coco, sopratutto per gli effetti visivi come i colori e le immagini 3D. Una storia d’amore, di famiglia e di passione, molto affascinante, in certi momenti divertente e anche emozionante dove tutta la famiglia rimane affascinata da un film che può sembrare solo per un pubblico di bambini, ma in realtà non lo è.

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