Come l'acqua per gli elefanti: la recensione di Lorebas
telegram

Come l’acqua per gli elefanti: la recensione di Lorebas

Come l’acqua per gli elefanti: la recensione di Lorebas

Come l’acqua per gli elafanti.
Nuova partenza per Pattinson e conferma per Cristoph?
Sono i due premi oscar Cristoph Waltz e Reese Witherspoon e la star del momento Robert Pattinson gli interpreti del nuovo lavoro di Francis Lawrence,già regista di Constantine e Io sono leggenda . Tratto dal romanzo di Sara Gruen,Come l’acqua per gli elefanti si presenta come una piacevolissima sorpresa.
Dismessi una volta per tutte i panni del vampiro più amato dalle teenagers di tutto il mondo, Robert Pattinson,sembra voler far sul serio tentando il salto di qualità attraverso sceneggiature più impegnate.Questa volta,il suo personaggio non brilla alla luce del sole grazie all’effetto swarovsky prodotto dai raggi sul suo corpo ,ma splende nell’oscuro e drammatico periodo della depressione dimostrandoci che la saga che lo ha reso noto può essere lasciata indietro solo come un ricordo.Il giovane Jacob (Pattinson) rimasto solo dopo la tragica scomparsa dei suoi genitori,decide di lasciare l’università prima dell’ultimo esame che gli avrebbe permesso di diventare veterinario.Non avendo più nemmeno un tetto dove vivere decide di andare a cercare fortuna in città ma durante il tragitto scopre l’apparentemente fantastico mondo del circo dei fratelli Benzini.Come in tutti i romanzi e i migliori drammi il giovane Jacob si innamora della bellissima star del circo, Marlena (Reese Witherspoon) che chiaramente è la moglie del rabbioso e gelosissimo -non che capo del circo – Hans Landa…pardon,August (Cristoph Waltz).Il film ci porta nella realtà del tempo – in un periodo di assoluta disperazione – e mette in risalto la vita dura dei lavoratori del circo anche per merito di una bellissima fotografia. Ma ciò che più dà tono alla ricostruzione della vita degli anni 30 sono proprio le figure dei 3 attori.Un Waltz come sempre fantastico con un’altra interpretazione da favola che provoca allo spettatore un odio e un’ansia continua per tutto il film – pari appunto al cattivo dei Bastardi -,un Pattinson che con i mille primipiani – a volte forse troppo forzati perchè le sue fans lo vogliono e la 20th century fox lo sa – riesce a far trasparire i propri sentimenti,strozzati quando deve sottostare a ciò che gli viene ordinato e cristallini quando possibile.Senza lasciare da parte la chiara figura del proibito come ad esempio la donna del capo,la bella Reese che con i suoi abiti sexy sgambetta e fa traballare il povero Robert fino ad essere causa di molti fastidi.Interessante notare come il proibizionismo sia forse il leitmotiv del romanzo.Tutto ruota un po’ sul rapporto tra questo e i personaggi stessi.Per August è il dover cercare di dimostrare che il suo circo è migliore di quello dei rivali e tra mille problemi economici,nasconde le sue frustrazioni nelle bottiglie di Rhum e nella ricerca della leggitimazione della propria autorità.Per Jakob,neanche a dirlo,è la figura di Marlena e dunque Marlena cerca la libertà in Jakob.Pure la prima attrazione delle serate,Rose,l’elefantessa va avanti ad alcolici mentre ai “bifolchi” del circo rimangono solo le briciole – o forse neanche quelle – . Come l’acqua per gli elefanti insomma è forse un punto di partenza per la nascita della seconda carriera del giovane Pattinson e la conferma – se ne avevamo bisogno – della grande star tedesca.Speriamo solo che in futuro qualche regista possa correre in soccorso di Cristoph perchè per quanto ci piaccia nel ruolo del super cattivo,una figura diversa stuzzicherebbe e non poco il palato di noi tutti appassionati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA