La mente dietro Creed
Forse esiste una “ricetta” per fare in modo che un film si un BUON Film, e questa ricetta è il Cuore;
mi spiego… ciò che emerge chiaramente vedendo Creed, è che la mente dietro questo film ci abbia messo cuore. Stiamo parlando infatti del giovanissimo Ryan Coogler (classe 86!), che è cresciuto (per sua stessa ammissione…ma non era difficile immaginarselo) come me e centinaia di migliaia di ragazzi nel mondo guardando e riguardando fino alla sfinimento l’intera saga di Rocky. Sua non è solo la regia, ma anche la sceneggiatura (caso UNICO fino ad oggi in un film della saga di Rocky); questo perchè solo un ragazzo veramente appassionato poteva convincere Stallone ad interpretare nuovamente Rocky, solo una grande sceneggiatura poteva convincerlo che questo film era cosa buona e giusta… e così è stato, non a caso ora Sly grazie a Creed si ritrova tra le mani un Golden Globe ed un Oscar sfiorato.
Il Film
L’intera storia scorre alla meraviglia, (133 minuti volati forse anche troppo velocemente) riesce nel difficile compito di non essere affatto banale (rischio che temevo, a dir la verità) ed in quello (meno difficile, vista l’impronta che hanno sempreavuto i film di Rocky) di emozionare; emozionare in maniera spontanea e sincera, puntellando senza esagerare il film di quei riferimenti all’ intera saga, presentandoci sempre lo stesso spontaneo, naturale ed ora quanto mai attempato Rocky. (la sua immagine con gli occhiali da vista mentre legge il suo quotidiano, e tanto tenera quanto comica… fantastica!)
Ma in questo film l’attenzione non è su Rocky, ma su Adonis; forse il figlio (quel tipo di figlio) che Rocky non ha mai avuto, quel “figlio” in cui si rispecchia come non mai, per la sua “fame”, per il coraggio, per l’intraprendenza, per la “testa dura” , ma soprattutto per il cuore. Solo un tipo come Adonis Johnson-Creed poteva convincere Rocky a tornare in quel mondo che pensava di essersi lasciato alle spalle una volta per tutte, regalandoci uno Stallone “Mentore” e saggio con i controfiocchi; ma sopratutto, solo Adonis poteva convincere uno stanco Rocky a tornare a combattere (…), facendogli capire che la famiglia non si trova solo nei legàmi di sangue.
Solo il mix di tutto questo, poteva finalmente regalarci quel Rocky-Coach (solo malamente intravisto in Rocky V) che ora può finalmente mettersi “da parte” per dare spazio ad un grandissimo Michael B. Jordan.
Si parla gia di un Creed 2 in uscita nel 2017 …e per chiunque dovesse mettersi alla scrittura (se non ci sarà ancora, ahimè, il fantastico Ryan Coogler) faccio un appello: non vanificare tutto quello che è stato fatto in questo film…
per scrivere un film su Rocky/Creed… ci vuole Cuore.