Diaz - Don't clean up this blood: la recensione di Nerofrank
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Diaz – Don’t clean up this blood: la recensione di Nerofrank

Diaz – Don’t clean up this blood: la recensione di Nerofrank

In un mio commento, scritto per il film ‘Romanzo di una strage’, avevo scritto che questi film dovrebbero essere visti e commentati dai giovani, dalle scolaresche, da tutti. Perchè solo al cinema certe pagine più oscure della nostra storia politica e sociale possono essere affrontate, capite e discusse. Questo film fa male. Assolutamente. Il dolore che ho provato nel guardarlo sta nel fatto che quello che accadde durante il G8 di Genova è rimasto indelebile negli occhi di tutti. E’ storia recente, anche se sono trascorsi quasi undici anni. E’il vedere come lo Stato (uso ancora la lettera maiuscola perchè ci credo, sì, credo ancora in uno Stato che possa fare il suo dovere) italiano sia così impotente, malmesso e incompetente nell’organizzare l’incontro tra i grandi della terra senza spargimenti di sangue e con le forze dell’ordine che si inventano incursioni a suon di manganellate (neanche fossimo all’epoca del ventennio)pur di dimostrare che sanno quello fanno. Fa male vedere come chi cerchi, indossando una divisa e quindi rappresentando le istituzioni, di fare le cose per bene sia la minoranza. Mentre il malcontento, la rabbia e il nervosismo, da parte delle forze dell’ordine, sia l’ingrediente principale. E quindi anche quello più dannoso. Fa male vedere come certi metodi di coercizione, da lager, esista ancora oggi in un paese dove i suoi rappresentanti di governo continuino a riempirsi la bocca di belle parole come ‘democrazia’, ‘senso della giustizia’, ‘Stato libero e democratico’. No, questo è il nostro paese. Senza mezze misure, con tutte le contraddizioni che lo rendono debole, indifeso, ultima ruota del carro (che avanza già male di suo) chiamato ‘Europa’. Evviva l’Italia…..e per che cosa? Per vedere questo? Ecco il motivo del mio dolore, e sta tutto qui.

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