Dio esiste e vive a Bruxelles: la recensione di Stefano94
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Dio esiste e vive a Bruxelles: la recensione di Stefano94

Dio esiste e vive a Bruxelles: la recensione di Stefano94

VOTO: 6,9/10

Dio esiste e vive a Bruxelles, in uno schifoso appartamento dove maltratta la sua famiglia e l’umanità intera. Attraverso lo schermo di un obsoleto computer Dio controlla l’umanità e si diverte a torturarla per puro piacere. In quel lurido appartamento vivono sua moglie e sua figlia, Ea, che non riuscendo più a permettere il comportamento riprovevole del padre decide di manomettere il suo computer e di fuggire di casa, per cercare i suoi apostoli e scrivere un Nuovo Nuovo Testamento.

Diretto da Jaco Van Dormael, il regista visionario di Mr. Nobody, Dio Esiste e Vive a Bruxelles è stato candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero.

Un film di sicuro interessante, che ci offre una nuova versione di Dio, una versione trasandata e sadica, che gode del dolore altrui ed è ben lontano dall’immagine che la Bibbia ci aveva dato. Interessante anche l’introduzione di una figlia di Dio, la piccola Ea, destinata a cambiare il corso degli eventi.

Nei panni di Dio vi è Benoit Poelvoorde, già visto recitare nel 2010 nei panni di Jean-Renè in Emotivi Anonimi. L’attore belga ha anche doppiato Steven nello spassosissimo Panico al Villaggio. Yolande Moreau veste i panni della moglie di Dio, chiamata semplicemente “mamma” dalla piccola Ea. L’attrice è stata già vista in Il Favoloso Mondo di Amélie, nei panni di Madeleine Wallace. Salta fuori poi dalla pellicola, in maniera del tutto inaspettata, Catherine Deneuve, nel ruolo della triste Martine.

Il film è stato accolto molto positivamente dalla critica mondiale, ricevendo il plauso del pubblico. Una commedia diversa, una piccola favola nera, girata in modo studiato.

La piccola Ea, nel cercare di fare un dispetto al padre, offre al film il punto centrale; infatti quando lei manomette il computer, decide prima di inviare via SMS le date della morte a tutte le persone della terra. In questo modo Dio non ha più potere su di loro, poiché così viene offerta una sorta di libertà, attraverso la quale si può finalmente decidere che cosa fare con il tempo che ci resta. Infatti questo gesto stravolge completamente il modo di vivere la vita delle persone. Infatti chi lavorava decide di spendere i suoi ultimi attimi viaggiando o realizzando i propri sogni, mentre invece chi sa che dovrà morire entro molti anni decide di buttarsi in situazioni estreme per beffare la morte.

Insomma un film da segnarsi, poiché, come ho detto prima, è una bella favola nera, che vi regalerà senza dubbio qualche spunto su cui riflettere.

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