Sia il tempo (Kronos) che l’eternità (Aion) son’ambivalenti. Invec’il film trancia di netto tal’ambiguità idolatrando l’uno e demonizzando l’altra. Ulteriore, parossistico esempio di pervertimento nichilista dell’utopico in distopico. Vero: esistono scenari religiosi e scientifici, spirituali e cosmologici a sostegno di tale dualismo oltranzista: l'”eterno ritorno” dallo Zoroastrismo al Big Bunch prospettano Aion com’il peggiore dei mali. Ma spacciare alcuni scenari come gl’unici possibili è malafede ideologica della peggior specie, quella studiat’a tavolino per diffondere viralmente un atteggiament’arrendevole, rinunciatario, passivo, acquiescente, rassegnato. Adesso sappiamo per certo che pure la Marvel sied’a tale famigerato tavolino.
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