VOTO: Non gli basta il rotolone Regina
Joseph Gordon-Levitt (Inception, Looper) inizia quasi a diventare fastidioso. E’ uno dei giovani attori più interessanti di Hollywood, è un discreto cantante, è produttore, non è bellissimo ma, come direbbe Jerry, piace! Adesso si è messo anche a scrivere sceneggiature e dirigere film: il prodotto di questa nuova avventura è Don Jon.
Ci troviamo negli Stati Uniti, ma se fossimo in Italia, Jon Martello (Levitt), sarebbe l’italiano medio e pure coatto. Qualche lontano collegamento con il nostro paese c’è, Jon infatti è italoamericano ed è rappresentato come qualunque mortificante raffigurazione dell’italiano fatta dai nostri amici d’oltreoceano, pizza mafia mandolino e pasta (dove per pasta intendiamo una pappocchia immangiabile con broccoli e chili d’aglio, modello Cucina Con Buddy). Tanto perché “lo stereotipo è il mio mestiere”, il protagonista in gilet smanicato e capelli ingellati è un italian stallion. Il Don, soprannome che dovrebbe trasmettere virilità, ama le donne, va in chiesa, passa metà del suo tempo in palestra e in discoteca ma c’è una cosa che catalizza la sua attenzione più di tutte, il porno. Jon è un professionista della pippa e non riesce a fare a meno della sua dose quotidiana di filmini hard, praticamente l’autobiografia di ogni uomo (anche tu che fai finta di nulla mentre leggi). Giochi di mano a non finire finchè nella vita dell’onanista arriva una donna che gli interessa sul serio. Riuscirà la bella Barbara (Scarlett Johansson – Her, Lost In Translation) a salvarlo dalla cecità? Lucio Battisti direbbe: “Che ne sai tu dei campi di grano, che ne sai tu dei calli alla mano!”.
Prima esperienza alla regia per Gordon-Levitt che sceglie un soggetto curioso ed originale ma allo stesso tempo non facile per il pubblico di massa. Dopo la prima mezz’ora Don Jon sembra essere la guida del “perfetto masturbatore” con un linguaggio che lascia poco all’immaginazione (le care nonnette in sala hanno sghignazzato fino alle “pompe” ma dopo lo “sperma” c’è stato il fuggi fuggi), poi in realtà il film riflette sul tema della sessualità e dell’amore (per la gnocca) con i toni leggeri di una commedia, purtroppo non brillante nei dialoghi.
“La vita non è un film”, è il concetto profondo che Gordon-Levitt ha abilmente mascherato dietro al “tirare il collo al papero” oppure questa è solo una mia idea e in realtà il buon Joseph si è fatto un film per puro divertimento personale (plausibile dopo aver visto dove infila la lingua e le mani). Fa piacere però vedere un regista giovane che parla di giovani in modo fresco e piuttosto verosimile, tanto per ribadire che quello che vi propina Moccia non è la realtà. Il punto di forza di Don Jon sono gli interpreti. Le prove attoriali di Gordon-Levitt e Scarlett Johansson sono quelle che ci si aspettano dai due talenti, sono credibili e divertenti nella parte del tamarro che nel week end parte da chissà dove per riempire i locali del centro. Jon mi ricorda un individuo intervistato a Le Iene anni fa, un professionista del porno amatoriale che, in attesa di dar mostra della sua grandezza, massaggiava con decisione il pacco in pelle per tenerlo “pronto”.
Il Don incontra in Barbara la metà della sua mela, che in questo caso è fatta di boccoli, gomma da masticare, tracollina e soprattutto una ricostruzione alle unghie che “barotto is nothing”. Sono sicuro che se Scarlett non fosse una celebrity, questo stile, si fa per dire, sarebbe il suo. Nel cast ci sono anche Julianne Moore e alcuni divertenti cameo di Anne Hathaway, Channing Tatum, Meagan Good e Cuba Gooding Jr. Tolte le interpretazioni, Don Jon è un “insomma”. Premiabile l’originalità ma la storia interessante o divertente non c’è. Buona la regia per Gordon-Levitt, ma un aiutino per scrivere la sceneggiatura non avrebbe guastato. Speriamo che Joseph non faccia troppe cose insieme, rischia altrimenti di perdere qualche pezzo per strada come Verdone.
COSA HO IMPARATO (ATTENZIONE SPOILER)
-Il porno è arte cinematografica e la vita non è un film
-Julianne Moore è una nave scuola
-Se vuoi un lavoro di bocca, devi fare un lavoro con la bocca
-Un uomo non deve lavare i pavimenti
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