Il regista irlandese, Gary Shore, per girare il suo primo film si avvale di uno dei romanzi più usati nella storia del cinema: Dracula. In un primo momento può sembrare il solito racconto trito e ritrito sui vampiri anche se con personaggi diversi. In realtà Shore ci propone una versione tutta nuova sul principe delle tenebre, raccontandoci le origini ed il motivo per cui il principe della Transilvania divenne Dracula, il figlio del diavolo. Il film è girato interamente nell’Irlanda del Nord, una location ideale per questo racconto. Ci troviamo nel Medioevo epoca in cui l’impero ottomano cerca di ampliare sempre di più i suoi possedimenti, spargendo sangue e reclutando bambini strappati alle proprie famiglie da forgiare ed arruolare nel suo esercito di schiavi. Vlad III di Valacchia (Luke Evans) dopo aver fatto parte anch’egli di questo esercito fino a ricevere l’appellativo di principe “impalatore” per il suo modo truce e sanguinario di mietere vittime ed impalarle, ritorna in Transilvania diventandone suo principe, con una moglie al suo fianco, Mirena (Sarah Gordon) e suo figlio Ingeras (Art Parkinson). Seguono dieci anni di pace e tranquillità dal suo ritorno in Transilvania fino a quando il nuovo sovrano ottomano Maometto II (Dominic Cooper) ripropone l’antica macabra usanza, che era stata abbandonata anni addietro, di arruolare bambini nel suo esercito strappandoli alla loro famiglia e alla loro terra. Vlad si ribella al sovrano non consegnandoli suo figlio e scatenando così una guerra contro l’impero. Ma l’esercito ottomano è una potenza di gran lunga superiore per essere sconfitto ed allora Vlad pensa a un’espediente, ritorna nella caverna sul “monte del dente rotto” dove vive una creatura demoniaca nella quale vi si era imbattuto giorni addietro. Questo mostro è imprigionato nelle tenebre, dopo aver stipulato un patto con il diavolo e può liberarsi da questa maledizione solamente se un’altra persona prenda il suo posto assumendo tutti i poteri oscuri dell’inferno. Il principe di Transilvania, pur di salvare il suo popolo e la sua famiglia, decide di accettare la proposta del Maestro Vampiro (Charles Dance), bevendo il suo sangue maledetto e ricevendo i suoi poteri, ma ricordando di non bere sangue umano per tre giorni, altrimenti sarebbe rimasto un vampiro per sempre. Il “nuovo” Vlad, rinvigorito dai poteri sovrannaturali dell’oscurità, cercherà in tutti i modi, in questi tre giorni, di sconfiggere l’impero turco e di resistere alla tentazione del sangue umano, anche se l’amore per la sua amata e la paura di perdere il figlio risulteranno essere la sua forza, ma soprattutto la sua debolezza. Il film ci regala effetti speciali e salti mortali in 3D ed un atto d’amore talmente forte da voler sacrificare la propria vita pur di salvare ciò che si ama. Una lezione di altruismo ed umiltà in questa vita di profondo egoismo.
© RIPRODUZIONE RISERVATADracula Untold: la recensione di Donato Prencipe
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