Diciamocelo pure:Quentin Tarantino ha fatto storia anche questa volta. Da quando ‘A prova di Morte’ uscì al cinema, la mania del ‘grindhouse’ non è del tutto scomparsa. Questo film ne è la prova evidente, fin troppo anche. Un omaggio direi, da parte del regista, proprio a Tarantino. Malgrado questa pellicola non mi sia affatto dispiaciuta rimane però il fatto che tutto il film, alla fine, risenta troppo del plagio, di questa scopiazzatura dei film del regista italo-ameircano. Specie per ciò che riguarda ‘il contabile’, personaggio e attore azzeccatissimi, forse i meglio riusciti, troppo simile a quel ‘Mr Brown’ di ‘Le Iene’. Per il resto lo spettacolo è garantito, l’adrenalina scorre abbondantemente a fiumi, il sangue pure così come le scazzottate, le donne nude, il pazzo della setta con il bastone che ha come impugnatura un femore (non aggiungo altro per non rovinare la sorpresa di chi lo andrà a vedere)fino all’epilogo, assolutamente degno di questo genere di film. Buon divertimento quindi.
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