Il film con cui Nicolas Winding-Refn ha raggiunto la fama mondiale. Questo affresco epico sulla criminalità organizzata, narra le vicende di Driver, un meccanico e stuntman di giorno e un aiutante di rapinatori di notte, per le sue doti automobilistiche, ma quando si innamora di una ragazza che sta nel suo palazzo, si immischierà nella spietata criminalità del paese. Un capolavoro da parte di Refn, con un Gosling in massima forma. In perfetto stile Refn, scene violentissime e anche sanguinarie in certi punti, e con qualche spiraglio di genere hard-boiled nelle scene. Lo stile di Refn, è questo fin dai primi film, dalla trilogia di Pusher a Bronson fino a Only God Forgives (film di prossima uscita, molto violento a quanto si vede da trailer e clip varie), la violenza, ma non come Tarantino o Rodriguez che sono tanto violenti da diventare quasi divertenti, Refn è violento al punto di coprirsi gli occhi, perché difficile da mandare giù il suo tipo di violenza cinematografica, io di certo non mi copro gli occhi, in quanto amo la violenza nei film. Ryan Gosling in Drive interpreta un personaggio molto solitario, che fa il suo lavoro senza dare troppo nell’occhio, e Gosling in questa interpretazione poteva benissimo anche vincere un Oscar, in quanto non dicendo nemmeno una parola, mette inquietudine. Carey Mulligan brava, ha uno stile recitativo molto silenzioso, ma che riesce a dare, Albert Brooks non è più come ce lo ricordavamo in Taxi Driver, ma qui è un grandissimo bastardo, un mafioso che pensa solo ai soldi e alla sua incolumità, e anche una persona molto violenta, Ron Perlman è un ebreo a capo della criminalità, e poi c’è Brian Cranston che è il capo di Gosling e che lo presenta a Brooks per affari. Un film da vedere. Miglior regia a Cannes per Refn.

Da non perdere: La violenza con cui Refn fa recitare gli attori, Brooks e soprattutto Gosling che ti mette paura solo a guardarti con quello stuzzica denti in bocca.

GOSLING E’ LA VIOLENZA FATTA A PERSONA – VOTO: 10