A metà tra Ghost e Twilight (precisamente il secondo capitolo, New Moon, ma senza vampiri): si potrebbe descrivere così Endless, il teen drama sovrannaturale in arrivo al cinema il 23 settembre dopo l’anteprima a #Giffoni50.
La storia d’amore tra Riley (Alexandra Shipp) e Chris (Nicholas Hamilton) parte da premesse simili a molti rapporti basati sulla regola degli opposti che si attraggono: sono diversi per etnia, estrazione sociale e istruzione, ma sembrano completarsi e vivono le emozioni tipiche del primo amore, quello assoluto e adolescenziale pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo.
In un incidente stradale che coinvolge entrambi, il ragazzo perde la vita e la fidanzata, che invece subisce solo alcune ferite lievi, si ritrova alle prese con un disturbo da stress post-traumatico, con attacchi di panico e quelle che pensa essere delle visioni del fidanzato. Invece, come realizzerà poco dopo, la sua presenza non è frutto dell’immaginazione, ma tangibile e dovuta allo stato di limbo in cui lui si trova, intrappolato tra due dimensioni con un mentore sbruffoncello e misterioso.
La situazione, tutt’altro che facile da comprendere, inizia a sfuggirle di mano e tra rimorsi, rimpianti e ossessioni, si trasforma in una specie di thriller tratteggiato (letteralmente) a tinte forti, grazie al talento d’artista di lei. Riley ha il dono d’imprimere sulla pagina la luce e le tenebre che la avvolgono allo stesso tempo.
Una favola romantica, dove però il dolore riesce ad offuscare tutto il resto e ad annebbiare la realtà. Per la protagonista la situazione si trasforma in un viaggio inatteso alla scoperta di se stessa, delle proprie ambizioni e dei desideri a lungo nascosti in un angolino dell’anima.
Un po’ romanzo di formazione e un po’ dramma psicologico, il racconto procede con un ritmo a volte discontinuo e sincopato, con qualche strappo nella narrazione e qualche compiacimento di troppo da parte del regista Scott Speer (Il sole a mezzanotte): piccoli difetti che non rovinano però l’insieme. Angosciante (ma non troppo), coinvolgente (al punto giusto) ed emozionante, riporta al cinema i giovanissimi e questo già da solo è un punto di forza da non sottovalutare, soprattutto di questi tempi.
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