Entourage inizia come un remake di The Wolf of Wall Street – ma sarebbe più appropriato definirlo of Hollywood, con la star milionaria ed egocentrica Vincent Chase (Adrian Grenier) attorniato da modelle pettorute su uno yacht. Divorziato dopo 9 giorni di matrimonio («Ma il record è di Britney Spears: due giorni», lo tranquillizza l’amico), smanioso di nuove esperienze professionali (leggi: salto nel vuoto della presunzione), s’incapriccia di debuttare dietro la macchina da presa. Ha il sostegno immediato del fratello attore fallito Drama (Kevin Dillon, copia sputata e accartocciata di Ethan Hawke), del produttore bravo ragazzo Eric (Kevin Connolly), e persino del suo iperattivo e iperansioso agente Ari (Jeremy Piven). Tuttavia, a mettergli i bastoni fra le ruote arrivano il co-finanziatore (Billy Bob Thornton) e soprattutto il suo intrattabile e viziato figliol prodigo (Haley Joel Osment).
Entourage attiva fin da subito il giochino meta tra citazioni e cammei illustri (Jessica Alba, Emily Ratajkowski, Liam Neeson), ma inciampa nell’approssimazione: troppo esile la trama principale (e il suo sviluppo ultimo), composta da segmenti autoconclusivi con un minutaggio prettamente televisivo (lo scherzo delle due sventole, il sextape di Drama), e fondate sulla propria indipendenza dalla narrazione. Il regista Doug Ellin si poggia unicamente sull’accumulo di facce e sui ritmi televisivi, elementi che poco funzionano, essendo giocati sull’espediente dell’ammiccamento alle icone pop, e sulla trivialità testosteronica del linguaggio.
Tra l’ostentazione misogina e il loop di ramificazioni monche, Entourage finisce a ripiegarsi ombelicamente su se stesso, nelle proprie masturbazioni di scrittura. E non riesce nemmeno ad essere politicamente scorretto fino in fondo, con un finale posticcio ed estremamente sbrigativo (ancora: la vicenda di Drama) che si traduce in tarallucci e vino – un parto, un riavvicinamento sentimentale trattato con superficialità che nemmeno i peggiori chick flick, e ovviamente il matrimonio gay.
Alla fine ci sentiamo come lo scemo che stronca il film dell’attoruncolo egoriferito, domandando alla crew di smargiassi: «Possibile che nessuno vi abbia detto prima quanto è stupido e sconclusionato?»
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Mi piace: I titoli di testa.
Non mi piace: Quasi tutto quel che viene dopo.
Consigliato a chi: Soltanto agli aficionados dello show.
VOTO: 2/5
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