Enzo e Tonino sono due amici di vecchia data “imprigionati” nella quotidianità di una Bari che, ai loro occhi, non ha più nulla da offrire. Un giorno decidono di cambiare la loro vita organizzando un colpo; arriva la fatidica sera e i due si ritrovano al porto per aspettare lo scoccare dell’ora X. Per ingannare la lunga attesa i due amici danno vita ad un surreale discorso che va a toccare i più disparati argomenti, dai loro progetti futuri, alle loro esperienze di vita passate.
Falene è un film indipendente che nasce dalla volontà del regista Andrès Arce Maldonado di realizzare una trasposizione cinematografica di una piecè teatrale scritta alla fine degli anni ‘90 da Andrej Longo.
Recitato in dialetto pugliese e magistralmente interpretato da Paolo Sassanelli e Totò Onnis, la pellicola è il perfetto punto d’incontro tra il cinema e il teatro. Falene riesce a fondere la “platealità” del primo con l’intimità del secondo, un’intimità resa attraverso i dialoghi e le inquadrature che rendono lo spettatore presente e partecipe. È quasi come essere lì, seduti su quella sedia, vicino ai due soli protagonisti, che creano il loro mondo perfetto davanti al muro del porto di Bari, unica quinta “teatrale” del film.
Falene è il teatro che incontra il cinema, è un “minimalismo”cinematografico con una grande forza comunicativa, è un film composto da due atti unici (di cui il primo di 40 minuti è quasi interamente girato davanti ad un muro), e interpretato da due soli attori che sono la vera forza del film, in quanto riescono nell’impresa di descrivere il loro mondo e di farci immaginare la loro Parigi (la città in cui progettano di trasferirsi), senza farci mai sentire il bisogno di altre “ambientazioni”. Enzo e Tonino fanno di questo film una grottesca commedia ricca di divertenti spunti e mondi surreali ma, nel contempo, ne fanno emergere la natura di film noir, con una vena drammatica che mette in risalto la fragilità di fondo dei due amici.
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Mi piace
Il modo in cui il regista e gli interpreti siano riusciti a rendere interessante e coinvolgente un film con due soli interpreti e due sole location.
Non mi piace
La fotografia e l’ambientazione totalmente in notturna che causa la perdita di qualche dettaglio.
Consigliato a chi
A chi si chiede come sia possibile portare il teatro al cinema.
Voto: 3/5
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