“Annacquat’un tema che meriterebbe una riflessione […] di ben altro tenore”. Inizia con un risveglio fasullo, un wendersiano “falso movimento” (“Falsche Bewegung”, 1975), e s’ispir’a un bestseller in forma di monologo interiore con domande sbagliat’e nessuna risposta, flusso d’in-coscienza della borghesia riformista/progressista mascherato d’autoanalisi critica e agognante rispecchiamenti assolutori. La generazione dei Serra, Archibugi, Bisio, Finocchiaro e poi l’intera schiera da Virzì a Sorrentino, i Fazio salottieri dell’attuale cinema nostrano, hanno contribuit’in misura decisiv’alla scomparsa della sinistra pur’in Italia. Ripartono da circa il 18%, di share e al box office.
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