Grace di Monaco: la recensione di Tim_DarkShadows
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Grace di Monaco: la recensione di Tim_DarkShadows

Grace di Monaco: la recensione di Tim_DarkShadows

Atteso da molto tempo, finalmente arriva nelle sale “Grace di Monaco”, tanto atteso biopic dell’amata Principessa scomparsa trentadue anni fa con protagonista il talentuosissimo Premio Oscar Nicole Kidmnan, a cui Dahan affianca Paz Vega, Tim Roth e Frank Langella. Dopo essere stato selezionato anche come film d’apertura per il Festival di Cannes l’attesa per la pellicola è salita alle stelle, purtroppo il film dopo la sua presentazione è stato aspramente criticato e fischiato, ricevendo numerose critiche anche da parte dai figli della Kelly. Solitamente la croisette seleziona sempre ottimi film e si dimostra sempre giusto nei pareri sulle pellicole presentate, ma questa volta ha sbagliato criticando un film che magari non ripaga le altissime aspettative ma le dure critiche che ha ricevuto si sono rivelate poco appropriate.

Da poco unitasi in matrimonio con il Principe Ranieri, Grace Kelly riceve la visita del suo caro amico Alfred Hitchcock, che le offre di essere la protagonista del suo prossimo film. “Marnie”, la Principessa sembra intenta ad accettare l’offerta, ma suo marito non sembra darle il suo totale appoggio. Dopo aver accettato di prendere parte al film inizieranno molti dissensi da parte del popolo, del Principato, che intanto non è in ottimi rapporti con la Francia, e persino dalla sua stessa famiglia perché ormai lei non è più Grace Kelly bensì Grace di Monaco, per la principessa inizierà un periodo in cui dovrà scegliere se adempiere al suo ruolo reale o se di tornare nel mondo del cinema.

Sin dai primi fotogrammi si evince che la regia è stata affidata a qualcuno che ha già avuto delle esperienze con dei biopic, e infatti è così, dopo aver fatto guadagnare un Oscar a Marion Cotillard Olivier Dahan torna sulla strada che gli ha regalato molto successo, rivelandosi una scelta azzeccata che giova alla pellicola. Il film si concentra sulla parte interiore di Grace, tratteggiandone un ritratto approfondito che soddisfa a pieno lo spettatore, su cosa ha fatto la principessa per rilanciare la sua figura di personaggio pubblico, e sulle tensioni tra il Principato e la Francia, molti spunti che messi insieme danno vita ad una buona sceneggiatura, che riserva qualche acuta riflessione, un po’ tediosa nella prima parte ma sicuramente più avvincente nella seconda. La regia riesce a sottolineare bene la sofferenza della Principessa, memorabili sono i numerosissimi primi piani fatti su Nicole Kidman. Ottimo l’apparato tecnico del film, come le scenografie e la fotografia, ma la punta di diamante del film è la magistrale performance attoriale della Kidman, perfetta nei panni della Principessa, la sua interpretazione piena di grazia non scende mai nella volgarità, e dimostra di essere entrata perfettamente in sintonia con Grace Kelly, infatti il suo stile che a volte non le è stato d’aiuto in altre pellicole qui si rivela molto adatto per il film, regalando un personaggio indimenticabile che non era mai riuscita a riprodurre dai tempi di “The hours”. La Kidman riesce a regalare molte sfumature al suo personaggio, ben supportata dal cast che le sta accanto. Nel complesso il film è molto più che gradevole, al contrario delle numerose e pensanti critiche cha ha ricevuto.

Voto: 7.5

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