conoscevo rob zombie come musicista metal un po’ grezzo e per questo ero convinta che questo film fosse brutto devo in parte ricredermi….
è la storia di michael myers un bel ragazzino biondo dall’aria inquietante che vive in una famiglia disastrata, in lui notiamo subito i primi segni di squilibrio come aggressività e uccisione di piccoli animali probabilmente effetto di un contesto familiare malsano e disturbato.
subito la situazione tracolla, micheal stermina quasi tutta la sua famiglia e viene messo in un ospedale psichiatrico dove uno psichiatra tenta faticosamente di curarlo e la madre di stargli vicino.
l’ennesimo rifiuto della madre alle richieste del bambino di tornare a
casa lo portano a uccidere un’infermiera e a restare rinchiuso per 15 anni abbandonato sia dalla madre, che si suicida perchè non regge il dolore, sia dallo psichiatra incapace di gestirlo.
diventato adulto fugge dall’ospedale pschiatrico alla ricerca della sorellina in una spirale tortuosa di morte.
devo dire che non mi è dispiaciuto perchè, nella prima parte per lo meno, analizza abbastanza bene la psicologia del piccolo michael, lo vediamo bambino che fa sedute di psicologia in ospedale e che non sembrano approdare a nulla e ci sembra quasi umano.
interessante l’aspetto della maschera, da bambino tendeva vediamo a toglierla e metterla, come se la maschera rappresentasse una parte cattiva che sta venendo fuori e prendendo il sopravvento su di lui, da metà film in poi vedremo che la maschera non la toglierà più, segno che ormai il male ha preso il sopravvento.
sicuramente la seconda metà è un po’ deboluccia, ci sono solo morti, omicidi e tanto tanto sangue.
per renderlo ancora più interessante avrei ampliato la parte con michael bambino, da decisamente più spunti, quella con lui adulto è sempre il solito bagno di sangue.
buon film però voto 7
© RIPRODUZIONE RISERVATA