Hardcore!: la recensione di Stefano94
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Hardcore!: la recensione di Stefano94

Hardcore!: la recensione di Stefano94

VOTO: 8/10

Henry si risveglia su di un lettino all’interno di un laboratorio. Non riesce a parlare e non ricorda nulla della sua vita passata. Davanti a lui c’è una donna, che gli dice che andrà tutto bene e che lo ama. Lei è sua moglie, una scienziata che ha ricostruito il suo corpo in seguito ad un gravissimo incidente. Poco dopo aver ultimato la riparazione di Henry però, arriva Akan, un pazzo con il potere della telecinesi, intento a voler acquisire la tecnologia sita in Henry per poter creare un esercito di cyborg e conquistare la terra. Henry riesce a fuggire dal laboratorio volante in cui si trovava, ma, dopo l’atterraggio, sua moglie viene rapita da Akan, che lo sfida a riprendersela. Aiutato dallo strampalato Jimmy, Henry si butta a capofitto in una carneficina che lo porterà a ricordare chi era e a scrivere ciò che sarà.

Scritto, diretto ed interpretato da Ilya Naishuller, Hardcore vanta il primato di essere il primo film girato completamente in prima persona.

Un tentativo di girare un film in prima persona era già stato fatto con Maniac, il remake del 2012 con Elijah Wood, salvo però che questo in alcuni momenti alternava la prima alla terza persona.

Fantastico, adrenalinico e trash al punto giusto

L’idea di per sé non ha nulla di originale, ma una cosa che penso fortemente è che conta più lo sviluppo dell’idea, e questo film ha sviluppato alla grande la sua. La trama è: protagonista cyborg senza ricordi a cui viene rapita la moglie da un cattivone con conseguente carneficina per andare a riprenderla. Una trama del genere è stata vista e rivista centinaia di volte, ma in cosa eccelle allora Hardcore? Innanzitutto la visuale in prima persona getta lo spettatore a capofitto nella vicenda, facendo quasi interpretare al pubblico Henry; in secondo luogo le acrobazie e la follia costituiscono la punta di diamante di questo film, poiché adrenalinici inseguimenti e azione non-stop tengono lo spettatore sempre attento, non facendolo mai annoiare.

In molti pensavano che un intero film girato in prima persona potesse rendere la visione poco godibile, cosa tutt’altro che vera poiché è girato molto bene e in modo da non generare mal di testa allo spettatore, cosa che viene meno nella scena finale, in cui Henry combatte contro decine di cyborg rendendo la visione un po’ troppo dinamica.

Prima ho detto che il film ha un pizzico di trash, ecco cosa intendo: in Russia c’è questo pazzo che si chiama Akan, che ha una torre del male che porta il suo nome, migliaia di mercenari, e nel tempo libero costruisce cyborg per dominare la terra; e cosa fa però Akan per guadagnare tutti questi soldi da investire in cyborg? Niente, costruisce cyborg per conquistare la terra. Altro elemento folle risiede nella bellissima scena musical in cui Jimmy, amico di Henry, balla e canta sulle note di I’ve Got You Under My Skin di Frank Sinatra.

Escono poi quasi a caso Tim Roth, nei panni del padre di Henry, e Cyrus Arnold, il Derek Jr di Zoolander 2, qui nei panni di un bullo.

In conclusione un gran film, che malgrado sia scontato dall’inizio alla fine regala un’ora e mezza di puro intrattenimento.

È giusto definirlo il film del “cinema del futuro”? Direi di si

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