Hugo Cabret è un puro omaggio alla magia del cinema e di magia in questo film ce n’è tanta,a cominciare dalle bellissime scenografie,da oscar, di Dante Ferretti che circondano lo spettatore di atmosfere favolistiche;sembra di trovarsi in un sogno o in uno strano mondo fatto di piccoli giocattoli meccanici.Grazie al 3D è possibile vivere in pieno tutti i particolari suggestivi(la neve che investe lo spettatore è bellissima) e le emozioni che la visione bidimensionale non permette.Il film è una favola imperfetta perchè crea,forse,troppe aspettative in chi lo guarda ma anche in chi lo vive:fa credere,cioè, che il piccolo Hugo Cabret stia per vivere una grande avventura…Il pupazzo meccanico che Hugo cerca ostinatamente di riparare,sembra nascondere chissà quale segreto.Il segreto c’è,ma riguarda una figura storica,quella di Milies,uno dei pionieri del cinema;il film fa un giro enorme per risolversi nella vita di quest’uomo, nel suo lavoro, nei suoi ricordi malinconici.E tutto il film potrebbe essere visto come una grande metafora del cinema:c’è un ansia crescente nel voler sapere di più,nel voler scoprire qualche cosa di più nella storia di Hugo,mentre tutto ruota intorno a un altro personaggio,più reale,più grande.Non è forse questa una prerogativa del cinema del passato quanto di oggi,di montare,di far immaginare, di far sognare qualcosa che non esiste ma che è frutto solo di una grande illusione?Visto così il film risulta simpatico, incantevole e mi rifiuto di elencarne i difetti,sebbene ce ne siano, perchè svanirebbe quell’aura magica che Scorsese ha saputo creare così bene.Merito anche di Howard Shore che ha creato una colonna sonora fantastica,tipicamente parigina,romantica e sognante. Lilly78
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