Hunger Games: la recensione di misscherie13
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Hunger Games: la recensione di misscherie13

Hunger Games: la recensione di misscherie13

Paragonato ai precedenti successi mondiali di Harry Potter, e successivamente Twilight, sentiremo sicuramente parlare molto di The Hunger Games.
Nato dall’abile mano della scrittrice statunitense Suzanne Collins e diretto da Gary Ross, la casa produttrice Lionsgate ha letteralmente trovato la sua gallina dalle uova d’oro se pensiamo agli eccellenti incassi che il film ha ottenuto dalla sua uscita nei cinema.
Un cast molto promettente se pensiamo a Jennifer Lawrence (candidata all’Oscar per “Un gelido inverno”), Josh Hutcherson (Un Ponte per Terabithia), Lenny Kravitz e Donald Sutherland.

Ambientato in un futuro non molto lontano che offre uno sguardo critico da parte di chi ‘legge’ la storia, nella terra di Panem (quello che un tempo doveva essere il Nord America) 12 sono i distretti che si ergono intorno alla ricca Capitol City che organizza annualmente gli Hunger Games (letteralmente ‘I giochi della fame’) come punizione per una rivolta contro la Capitale, avvenuta ben 74 anni prima.
Due tributi per distretto, un ragazzo e una ragazza dai 12 ai 18 anni, verranno scelti e portati a gareggiare l’uno contro l’altro, in una lotta per la sopravvivenza e battaglie all’ultimo sangue.
Perché è questo che diverte gli annoiati abitanti di Capitol City: se negli altri distretti si patisce la fame e si è soggetti al controllo della Capitale, in quest’ultima lo sfarzo e la ricchezza – misti ad un po’ di stravaganza – sono piuttosto ordinari.

Il solo fatto di essere tributi implica un sacrificio che i giovani devono scontare per qualcosa che hanno commesso i loro antenati: l’essersi ribellati ad una società che esige il massimo controllo su tutto e non ha scrupoli nel punire chi infrange le regole, riprendendo a grandi linee il ‘Grande Fratello’ di Orwell.

Katniss Everdeen è alimentata da uno spirito di ribellione nei confronti di chi comanda tanto che non ci pensa due volte ad offrirsi come tributo al posto della sorellina Primrose. Nessuno, prima d’allora, aveva dimostrato tanto coraggio ma Katniss, forse inconsciamente, sa che questo è solo l’inizio di un susseguirsi di vicende che porteranno l’intera Panem nuovamente in rivolta e forse, ad un nuovo radicale cambiamento.

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