Opera prima del regista-rivelazione inglese Steve McQueen. Hunger. Il film narra la storia di Bobby Sands, magistralmente interpretato da Fassbender, che mette in scena uno sciopero della fame nel 1981 per ottenere lo status di prigioniero politico. Il film evidenzia la violenza con cui i secondini picchiano i detenuti e come uno sciopero della fame può ridurre una persona, carenza renale, tagli per tutto il corpo, e ulcere allo stomaco, e proprio per queste scene il film risulta estremamente realistico, soprattutto quando il protagonista seduto al gabinetto, casca e dentro si scopre che c’è solo sangue. La pellicola spazia da scene di estrema violenza a scene visivamente molto realistiche a scene di parlato lunghissime, la scena in cui Sands parla con Padre Dominic (Cunnigham) ha una durata di circa 23 minuti con protagonisti solo loro due, per poi dedicare un’intera parte solo alle sofferenze causate dallo sciopero, ma McQueen passa all’inferno di Sands solo dopo aver passato altri tre personaggi, un secondino del carcere dedito ai pestaggi e alla violenza sui detenuti e ad altri due detenuti del carcere che vivono in condizioni pessime, e passano il tempo imbrattando i muri di feci, è politicamente fatto meravigliosamente. Il film ha vinto il premio “Camera d’Or” a Cannes nel 2008.
© RIPRODUZIONE RISERVATA