I ragazzi stanno bene: la recensione di Emilia Iuliano
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I ragazzi stanno bene: la recensione di Emilia Iuliano

Annette Bening e Julianne Moore ci accompagnano in una commedia dolce-amara su una famiglia poco "convenzionale"...

I ragazzi stanno bene: la recensione di Emilia Iuliano

Annette Bening e Julianne Moore ci accompagnano in una commedia dolce-amara su una famiglia poco "convenzionale"...

Un’interpretazione divertente e allo stesso tempo commovente. È la performance che ci regalano Annette BeningJulianne Moore, due delle migliori attrici di Hollywood, che danno il volto a una coppia di madri lesbiche, Nic e Jules, ne I ragazzi stanno bene. Dopo 18 anni dalla nascita della loro primogenita, le due donne devono fare i conti con la curiosità dei figli, che si mettono sulle tracce del “donatore” PaulMark Ruffalo, un ristoratore-agricoltore donnaiolo. A questo punto, il tema dell’omosessualità passa completamente in secondo piano rispetto all’essenza dei rapporti familiari (e non), messi sotto la lente d’ingrandimento, e dove le figure femminili spiccano inesorabilmente. Gli uomini del film sono praticamente “casi umani”: il figlio di Nic e Jules, Laser è un quindicenne che vive nell’ombra della sorella Joni, studentessa modello e di un amico che definire un “cretino” è quasi un complimento; Paul ha donato per 60 dollari il suo sperma all’età di 19 anni, senza preoccuparsi delle conseguenze, e a quarant’anni si tuffa come un ciclone, senza meditare sul “come” e sul “poi”, in una relazione con la famiglia dei suoi figli biologici, ma in nessuno dei rapporti riesce ad avere il minimo controllo, né all’inizio né alla fine.

Leggi la trama e guarda il trailer de I ragazzi stanno bene

Mi piace
Annette BeningJulianne Moore, ci regalano un’interpretazione intensa, divertente e commovente. Tra routine, difficoltà e imprevisti ci mostrano un amore, che è quasi tangibile

Non mi piace
L’immagine del maschio è deprimente: tra adolescenti privi di ogni morale o che vivono all’ombra di una super-sorella e un quarantenne, Peter Pan pseudo-pentito, incapace di tessere rapporti stabili e duraturi

Consigliato a chi
Ama il cinema indipendente, ma non riesce a sottrarsi al fascino e al talento di grandi star come Annette Bening, Julianne Moore. E una volta uscito dalla sala, desidera proseguire il film nella propria testa e figurarsi cosa accadrà ai personaggi dopo l’ultimo fade-off.

Voto: 3/5

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