“The legend ends”, la leggenda è finita. Una delle saghe più amate, apprezzate, lodate e iconiche di questo decennio è giunta alla sua conclusione, e di meglio davvero non si poteva avere.
Nolan è riuscito a racchiudere tutta la sua potenza visiva e le sue (in)naturali doti registiche in questo capitolo finale, e il risultato complessivo è entusiasmante, emozionante, coerente…impeccabile.
Il cavaliere oscuro – il ritorno riesce ha chiudere perfettamente le fila di una trilogia eccellente, in modo logico e sapientemente calibrato, dove tutto, ma proprio tutto, non viene assolutamente lasciato al caso, fino alla sensazionale conclusione, significativa come poche riescono ad essere (ma Nolan con le conclusioni ci sa proprio fare).
E’ un periodo di pace a Gotham: otto anni sono passati dalla folle anarchia portata dal Joker. Anarchia che è costata la vita ad Harvey Dent e Rachel Dawes, e che ha portato alla scomparsa del simbolo della città, Batman, ormai considerato un mostro omicida. Purtroppo una minaccia si sta per abbattere sulla città, un flagello, Bane, interpretato da un poderoso Tom Hardy, che solo con lo sguardo ti gela il sangue nelle vene (così come il doppiaggio di Filippo Timi, davvero non azzeccato). Bane è intenzionato a smontare la società tramite lo stesso capitalismo, a rimediare ai torti subiti da ricchi e potenti a discapito di oppressi e poveri: non si tratta di anarchia, ma di una irrazionale e sconvolgente rivolta del popolo che, volente o nolente, deve sottostare a quanto Bane ordina.
Lui è il simbolo della rivoluzione e della potenza, così come Batman è il simbolo della giustizia e della saggezza, e quando due simboli si scontrato il risultato è solo distruzione.
Davvero in questo film si può notare come sia sintetizzata e distopicizzata la situazione economica e sociale odierna, tra crisi finanziarie, rivoluzioni populiste contro governi oppressori e tecnologie sempre più pericolose. E’ una pellicola completa e complessa, alla quale l’appellativo “cine-comic” davvero poco si addice, dato che è più reale di quanto si possa immaginare.
Il tema rivoluzionario e al contempo epico è accompagnato perfettamente dalla colonna sonora firmata dal sodale Zimmer, che qui davvero è al suo meglio e lascia allo spettatore delle musiche emozionanti, potenti ed uniche.
Diciamo che, parlando della sceneggiatura, qualche imprecisione si trova, ma nel complesso il film riesce a non essere intaccato da queste ultime e a rimanere ritmato e pressante.
Il cavaliere oscuro – il ritorno è la migliore conclusione che ci si potesse aspettare, ricca di personaggi, di suspance, di effetti visivi, di belle musiche, di significato…ricca di Nolan.
Voto: 9/10
Luca Ceccotti
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