Nina è una talentuosa e casta ballerina del New York City Ballet che aspira a ricevere il ruolo di cigno bianco nel fantastico belletto del “Lago dei cigni”:Riesce a superare con forza e vitalità la prova per diventare il prossimo cigno bianco,ma non riesce a tirare fuori la prepotenza e la sensualità seducente del cigno nero e quindi la parte non le viene assegnata.Dovrà sfoderare il suo lato oscuro davanti al suo maestro di danza Leroy,un uomo alqualto impulsivo e “generoso”con le sue allieve più avvenenti,per ottenere la doppia parte di cigno bianco/nero.Nina incomincierà a scoprire piaceri e peccati della vita spinta dal suo originale allenatore e dalla sua nuova rivale Lilly.Così,un tempo ragazza innocente,vedrà scivolare davanti a se la sua vita nella disperata ricerca del lato oscuro e quindi della perfezione.Il cigno nero di Aronofsky è alquanto trasgressivo e capace di trasmettere allo spettatore un senso di angoscia per la sua durezza.Ovviamente la regia è ottima,degna di elogi.Come la regia così anche il cast è azzeccato e sempre all’altezza delle scene.La Portman bisogna dirlo si merita l’Oscar,capace di dare una vena di insicurezza e al contempo di trasgressività al suo personaggio.Aronofsky e Potman ci propongono dunque “Il lago dei cigni” come angosciante thriller psicologico,gonfiato di scene di autolesionismo,assunzione di droghe e sesso.Anche se si è meritato quasi tutti e cinque le nomination,le ali del cigno non portano questo film a essere un capolavoro,eccetto che per la regia e la protagonista.
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