Il Cigno nero - Black Swan: la recensione di lilly 78
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Il Cigno nero – Black Swan: la recensione di lilly 78

Il Cigno nero – Black Swan: la recensione di lilly 78

Ho visto di recente il dicutissimo film di Aronofsky,il Cigno nero,e devo dire che è stato eccessivamente discusso:mi chiedo perchè un film debba per forza essere etichettato come un capolavoro o una “boiata pazzesca”?!perchè bisogna farlo amare o odiare completamente?Un film è il risultato di una atto creativo,può piacere o meno,può trasmettere emozioni oppure no.In ogni casoil film avrà svolto il suo ruolo di film,di aver dato un messaggio che può essere interpretato e vissuto in mille modi diversi.Questo film sfugge,secondo il mio modesto parere, ad ogni tentativo di catalogazione perchè più che un film è una finestra su un mondo la cui realtà non deve essere così diversa da come l’ha fotografata il regista,che ha scelto di mostrarcela attraverso la mente tormentata della protagonista,Nina,che vive in modo estremo e conflittuale il rapporto con la danza e con se stessa, con la madre(una mancata Odette), con le altre donne e con gli uomini.Nina ha una personalità fragile, sessualmente repressa,ossessionata dalla disciplina e dal desiderio di raggiungere la perfezione,cui tenta di arrivare umiliando se stessa e mortificando il proprio corpo,e che raggiungerà solo con un gesto estremo.Impeccabile Natalie Portman, così brava da meritare un “doppio” oscar,e non aggiungo altro per questo film che non deve essere criticato più di tanto ma solo,assolutamente, visto e vissuto insieme a Nina,va sofferto con lei,in punta di piedi,fino a liberarsi,come lei, da quest’ansia che a volte può essere la vita.
Lilly78.

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