Il dilemma: la recensione di Giorgio Viaro
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Il dilemma: la recensione di Giorgio Viaro

Il dilemma: la recensione di Giorgio Viaro

Il bromance sta lentamente evadendo dagli steccati del cinema indie per prendere il posto della queer comedy nell’immaginario mainstream. Il dilemma è a suo modo un film perfetto per come fotografa l’evoluzione del buddy movie. In questo senso è anche un’ottimo contraltare a Parto col folle di Todd Phillips con Robert Downey Jr. e Zach Galifianakis, che invece è puro cinema vintage (quasi un remake di Un biglietto in due con Steve Martin e John Candy).

Due amici, Ronnie (Vince Vaughn) e Nick (Kevin James) tra i trenta e i quaranta, ma irrimediabilmente immaturi, fanno i conti con decisioni non più rimandabili e con le conseguenze che comportano. Il tutto passa attraverso molte chiacchiere e vari ripensamenti: con se stessi, tra loro e con le rispettive fidanzate, Beth (Jennifer Connelly) e Geneva (Winona Ryder). La morale numero 1 è che agli amici bisogna sempre dire la verità, anche quando fa male. La morale numero 2 è che prendersi le proprie responsabilità è faticoso ma dà buoni frutti. Insomma, le solite cose raccontate con il solito umorismo appena-un-pochino-scorretto. La regia di Ron Howard aggiunge poco, ma aggiunge bene: le visualizzazioni delle assurde bugie di Vaughn sono quasi geniali.

Mi piace

L’affiatamento della coppia protagonista, la regia non banale di Ron Howard

Non mi piace

La commedia intrattiene ma non diventa mai sottile o sofisticata

Consigliato a chi

Agli amanti del bromance, il cinema americano che racconta l’amicizia maschile con toni intimi ma anche buffi

Voto

3/5

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