Il GGG - Il Grande Gigante Gentile: la recensione di Mauro Lanari
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Il GGG – Il Grande Gigante Gentile: la recensione di Mauro Lanari

Il GGG – Il Grande Gigante Gentile: la recensione di Mauro Lanari

Ormai l’amicizia tra due orfani ognun’a modo suo non è più la poetica di Spielberg ma il suo tormentone, il 1° sussult’emotivo giunge coll’espediente del “leap of faith”, peraltro già usato dallo stesso Spielberg nel penultim’episodio della tetralogia d'”Indiana Jones” (1989), il brio arriva con la location spostat’alla corte della regina d’Inghilterra se non fosse ch’il cineasta ha il flop garantito quando si cimenta con la commedia. Non so come mai il GGG/BFG assomigli più a un LaBeouf canuto ch’a Ryalance.

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