Il grande e potente Oz: la recensione di Fantasy_1989
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Il grande e potente Oz: la recensione di Fantasy_1989

Il grande e potente Oz: la recensione di Fantasy_1989

Il Grande e Potente OZ è un film dalle grandi aspettative e ambizioni, così come lo era la trilogia di Spiderman o qualsiasi altro progetto di Sam Raimi, e devo dire che ogni volta il regista mantiene la promessa, anche se con qualche piccola pecca.
Raimi è un regista che punta molto sulla teatralità nei suoi film, o sugli effetti speciali ( ma al giorno d’oggi chi non lo fa? ) e questo film, devo dire, è la pura e semplice apoteosi di entrambi. La scelta di aprire il film in bianco e nero e con lo schermo ristretto è stata stupefacente, ci ha dato quel leggero e giusto appetito di scene in CG e ben curate, tipiche di Raimi, che non hanno tardato a arrivare. Infatti quando il mago entra nel magico mondo di OZ ( mondo che si chiama proprio come lui ) la scena cambia totalmente. Il grigio, il bianco e il nero lasciano lo spazio ai colori, lo schermo si allarga facendo aprire gli occhi allo spettatore, meravigliandolo, rispedendolo un po’ a quell’età in cui tutto lo sorprendeva, da un cono gelato a una stella cometa. Gli effetti visivi non sono l’unico grande pregio di questo film, anche gli attori sono ben equilibrati tra loro. Ogni figura, ogni personaggio sembra esistere in coesione con tutti gli altri, in modo che nessuno rimanga fuori dal film e tutti abbiano la propria parte nella storia, che, tra l’altro, si dipanerà veloce, senza intoppi e fluida fino alla fine.
Passiamo ora alla trama: Oscar ( il mago ) arriva a OZ e incontra una delle tre streghe che lo affiancheranno nel corso dell’intera vicenda, Theodora ( Mila Kunis ) che insieme alla sorella Evanora ( Rachel Weitz ) e alla Strega del Sud, Glinda ( Michelle Williams ) forma un terzetto completo, interamente calato nella parte. James Franco, il mago, è sensazionale a vedersi, interpreta un mago “leggermente” don giovanni, con molte idee per la testa ma poca voglia per realizzarle, o meglio quelle che richiedono troppo impegno e poco guadagno non le considera proprio. Ma arriverà il giorno in cui deciderà di mettere da parte il proprio egoismo e egocentrismo, solo per salvare un popolo che non conosce e per cui non prova niente, ma che crede in lui. E’ stato molto commovente l’incontro con la bambina di porcellana, che da una sensazione di fragilità e al tempo stesso di profonda maturità, come fosse fatta di roccia e cristallo insieme.
Se questo film è grande grazie agli effetti speciali è merito indubbiamente di Alice in Wonderland, poiché il film somiglia moltissimo, in ambito di ambientazioni, colori e atmosfere, al film di Tim Burton, ma anche il film di Raimi si difende bene, introducendo inquadrature diverse e sempre azzeccate e, oltretutto, un sacco di scorci su un mondo magnifico e sconfinato.
Sam è un grande regista e, sinceramente, preferisco ancora la trilogia di Spiderman, ma anche questo film merita senz’altro di essere visto, se non per le troppe somiglianze con il film di Burton, per il nuovo modo di porre i personaggi, cioè esplorandone le varie sfaccettature, facendo vedere che c’è chi rischia meno di quel che si può permettere e chi, invece, più di quel che ha.

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