Il grande e potente Oz: la recensione di lex92
telegram

Il grande e potente Oz: la recensione di lex92

Il grande e potente Oz: la recensione di lex92

“ Il Kansas è pieno di brav’uomini”. Ma Oscar Diggs ( James Franco), ambizioso e seducente illusionista di un piccolo circo, vuole diventare qualcosa di più. La sua occasione è così strana quanto inaspettata. È lo stesso Oscar infatti (molto prima della Dorothy di Fleming) a sperimentare in prima persona la furia magica di un tornado. Catapultato in un mondo di fiaba, Oscar si rende conto di poter diventare quel grande uomo che il mondo reale non gli permetteva di essere. È lui infatti il salvatore di turno, l’unico che, secondo un antica profezia, può liberare il mondo di Oz dalla crudeltà della strega cattiva. Accompagnato da una scimmia volante e da una graziosa bimba di porcellana, Oscar scoprirà di essere un uomo molto migliore di ciò che simula di essere. Capisce che ogni cosa semplice a Oz può diventare magica e che forse le sue illusioni da fiera riusciranno a contrastare il terribile potere della strega malvagia. Un percorso il suo, (fatto di ciottoli dorati),che lo porterà fino al trono del regno di Oz. Con una carriera da “horror alle spalle” e un tuffo nell’universo Marvel con la trilogia di Spiderman, Sam Raimi ritorna nelle sale con il suo “ Il grande e potente Oz”, una divertente e colorata avventura capace di stupire anche chi, da buon adulto, ha smesso di credere nell’incredibile. Cast stellare. Oltre al già citato James Franco, spiccano da sotto il cappello stregato i grandi nomi di Rachel Weisz, Mila Kunis e Michelle Williams. Il film fa affidamento su un ottima fotografia che gioca sul passaggio da un Kansas in bianco e nero ad un mondo, quello di Oz, invaso dai colori. Nonostante qualche rallentamento nella sceneggiatura, che porta la pellicola oltre le due ore, l’attenzione è continuamente rapita dai dialoghi e dalle gag esilaranti ( come dimenticare la scimmia Finley mentre muggisce !). Buono anche il comparto visivo con degli ottimi effetti speciali. A dare musicalità al film troviamo il “burtoniano” Danny Elfman, già autore delle musiche di molti titoli di Raimi. L’impronta del regista si fa sentire e infatti “papà Spiderman” riesce a confrontarsi con un mondo tanto caro a Burton pur mantenendo una propria personale poetica. In definitiva il film funziona e, nonostante qualche forzatura di sceneggiatura, rimane comunque un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA