Il grande e potente Oz: la recensione di Marco Gugliandolo
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Il grande e potente Oz: la recensione di Marco Gugliandolo

Il grande e potente Oz: la recensione di Marco Gugliandolo

Il film si ispira più che ai racconti di Baum alla pellicola del 1939 “Il mago di Oz” di Victor Fleming.Ciò risulta evidente dalla scelta del bianco e nero per il primo quarto d’ora di film dove viene brevemente rappresentata la società alienata nella quale viveva il mago Oscar prima di approdare nel regno di Oz.
Il resto del film è dominato da colori ricchi e accesi che ci catapultano in un mondo quasi onirico.
Se questo era l’intento del regista Sam Raimi, penso proprio che ci sia riuscito.
Ho trovato poco azzeccata la scelta del casting.
Con questo non sto dicendo che gli attori non sono bravi, ma solo che altri forse sarebbero stati più adatti.
Trovo interessante far notare che il ruolo del mago Oscar, interpretato da James Franco, spettava inizialmente a Johnny Depp.
Non a caso l’interpretazione di Franco ricorda molto quella di Depp nei ruoli di Ichabod Crane ne “Il mistero di Sleepy Hollow” e quella di Jack Sparrow nella celere saga de “I pirati dei Caraibi”
Tuttavia sono rimasto abbastanza soddisfatto.
La regia è quasi inesistente,tranne che per il primo quarto d’ora.
Gli effetti speciali e il green screen si fanno sentire troppo, anche se in alcune scene vengono usate in modo magistrale.
Le musiche di Danny Elfman, che ricordano molto quelle della colonna sonora di Spiderman, sono molto notevoli e adatte per il genere, ma a mio parere la coppia Elfman-Burton funziona meglio.
Che dire di più?
Nel complesso sicuramente un bel film che non delude le aspettative.
Lo consiglio a tutti coloro che sono cresciuti con i racconti di Baum e che hanno voglia di rivivere quelle fantastiche storie.

Voto:2.5/5

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